ed eccomi ritornata...
con qualche giorno di vita in più sulle spalle ed un incredibile chilo in meno sul corpo...
(ebbene sì: 42. gioia perversa e spavento)
finalmente posso scrivere di nuovo...
mi è ritornata l'aria, sul serio...
quando stai dentro ad un tunnel non la vedi l'uscita. lampi, stridii, paura: distruzione e autodistruzione, è lo stesso, tutto perso in quella nebbia gelata che confonde i sensi. ma io so che un'uscita da questo tunnel C'é. ho scritto della mia caduta, ora voglio scrivere della mia ricerca. della mia speranza. benvenuti nel mio blog.
sabato 31 ottobre 2009
giovedì 29 ottobre 2009
ehm....scusate...
ciao ragazze...>///< ho cambiato lo sfondo del blog, ma non si può più commentare...vorrei riaprire il blog ai commenti...ma non so come fare....
questa è la mia mail, vi prego, se sapete come fare rispondetemi!!!!
grazie mucho mucho!!!! ^-^
alessia.koalina@gmail.com
questa è la mia mail, vi prego, se sapete come fare rispondetemi!!!!
grazie mucho mucho!!!! ^-^
alessia.koalina@gmail.com
martedì 27 ottobre 2009
42,9 chili
8+ di latino.
5 di tedesco.
ovvio, non studio niente.
non ho mai studiato niente. mai, mai, mai.
e stasera mia madre urlerà e poi finirà a soffocare nel cuscino le sue lacrime per il mio fallimento (io, le mie, non le ho versate e non le verserò: non so più nemmeno piangere).
io me lo merito, certo. ma lei, lei no.
non è effetto della pulce, stavolta. no, è Alessia stessa che si guarda in faccia e dice: -stronza!-.
io me lo merito, dieci volte me lo merito. ma non lei. non loro.
ho raggiunto i sospirati 43 chili, dopo un mese in cui mi incazzavo, mi picchiavo e pregavo tutti i santi del cielo perchè me li concedessero, quei 43 chili maledetti e quel fottuto BMI di 16,8.
43 chili, guarda e passa: che posso concedermi un sorriso, ma non certo di abbassare la guardia.
il mio conto delle calorie giornaliero stenta a raggiungere le 600.
spesso si ferma 50, 100 calorie prima.
ma per me un piatto di brodo con i pezzetti di carne, di calorie, ne ha 300, e una mela 150. a volte mi dicono che esagero.
mi sento debole, ultimamente; come non mi sono mai sentita.
é strano. credevo che mi sarei sentita esausta, che avrei sentito tutti i muscoli indolenziti, e la FATICA.
e invece no: torpore. torpore mortale.
trovarsi in piedi in mezzo alla palestra e sentirti...come addormentata. vedere la palla che ti passa accanto e tu, è come se non l'avessi vista. non riesci a prenderla.
non riesci a lanciarla.
e non ti senti sfinita come dopo una lunga corsa, ma solo invasa dal sonno. un bozzolo che non si può muovere.
prendi una palla con il bagher, e ti fa male. malissimo. tanto che ti accucci a terra tenendoti il polso, ed il dolore dura per due giorni.
e quando ti alzi dal divano, cos'è tutto quel nero che hai davanti agli occhi? cammini come una sonnambula, appoggiandoti alle porte, la testa che vola e il corpo che sembra senza peso.
eppure, non puoi concederti assolutamente quel panino con la marmellata che ti piaceva tanto...sono 500 calorie...un mostro...
ma nemmeno una mela, a ripensarci, nemmeno 150 calorie di mela puoi concederti.
é tanto tempo che Alessia non c'è più.
ma non ho ben capito chi è quella che ora sta scrivendo al posto suo.
5 di tedesco.
ovvio, non studio niente.
non ho mai studiato niente. mai, mai, mai.
e stasera mia madre urlerà e poi finirà a soffocare nel cuscino le sue lacrime per il mio fallimento (io, le mie, non le ho versate e non le verserò: non so più nemmeno piangere).
io me lo merito, certo. ma lei, lei no.
non è effetto della pulce, stavolta. no, è Alessia stessa che si guarda in faccia e dice: -stronza!-.
io me lo merito, dieci volte me lo merito. ma non lei. non loro.
ho raggiunto i sospirati 43 chili, dopo un mese in cui mi incazzavo, mi picchiavo e pregavo tutti i santi del cielo perchè me li concedessero, quei 43 chili maledetti e quel fottuto BMI di 16,8.
43 chili, guarda e passa: che posso concedermi un sorriso, ma non certo di abbassare la guardia.
il mio conto delle calorie giornaliero stenta a raggiungere le 600.
spesso si ferma 50, 100 calorie prima.
ma per me un piatto di brodo con i pezzetti di carne, di calorie, ne ha 300, e una mela 150. a volte mi dicono che esagero.
mi sento debole, ultimamente; come non mi sono mai sentita.
é strano. credevo che mi sarei sentita esausta, che avrei sentito tutti i muscoli indolenziti, e la FATICA.
e invece no: torpore. torpore mortale.
trovarsi in piedi in mezzo alla palestra e sentirti...come addormentata. vedere la palla che ti passa accanto e tu, è come se non l'avessi vista. non riesci a prenderla.
non riesci a lanciarla.
e non ti senti sfinita come dopo una lunga corsa, ma solo invasa dal sonno. un bozzolo che non si può muovere.
prendi una palla con il bagher, e ti fa male. malissimo. tanto che ti accucci a terra tenendoti il polso, ed il dolore dura per due giorni.
e quando ti alzi dal divano, cos'è tutto quel nero che hai davanti agli occhi? cammini come una sonnambula, appoggiandoti alle porte, la testa che vola e il corpo che sembra senza peso.
eppure, non puoi concederti assolutamente quel panino con la marmellata che ti piaceva tanto...sono 500 calorie...un mostro...
ma nemmeno una mela, a ripensarci, nemmeno 150 calorie di mela puoi concederti.
é tanto tempo che Alessia non c'è più.
ma non ho ben capito chi è quella che ora sta scrivendo al posto suo.
sabato 24 ottobre 2009
colazione: 1 caffè con dietor ---> 5 calorie
spuntino di metà mattina: 1 caffè con dietor ---> 5 calorie
pranzo: 2 fette biscottate ---> 60 calorie , una scatoletta di tonno al naturale ---> 80 calorie , pomodorini ---> 30 calorie , lattuga --->20 calorie
merenda: 1 mela ---> 120 calorie
cena: 1 piatto di brodo di carne con pezzettini di pollo tritato ---> 300 calorie?
TOTALE: 620 calorie approssimate per eccesso
sempre più confusa...
stamattina mi sono pesata e mi sono ritrovata più grassa... 43,8 chili...
ed ho passato un'altra giornata grigia...un altro sabato sera da sola...
credo di stare andando in depressione.
non sono normale.
non riesco a sentirmi normale.
non so ridere, cazzo. una ragazza di sedici anni che non sa ridere.
non riesco a capacitarmi di essere ingrassata.
non riesco a pensare ad altro.
per la prima volta sono riuscita ad incasinarmi in una verifica d'inglese(materia in cui ho sempre avuto il 9) e in un tema d'italiano (la sola altra materia in cui non prendevo mai meno di 9)...
ed oggi a lezione di storia parlavo e parlavo, intervenivo senza chiedere il permesso, ed il professore nemmeno mi stava a sentire...ed io lo insultavo sottovoce e proseguivo con il mio intervento...sempre più stronza...
desolante, alzare la mano per fare una domanda mentre tutti fanno come se non esistessi.
sospiro molto. sospiri profondi che sembrano scavare i polmoni. sembro una vecchia bisbetica.
oggi credevo che mia madre mi volesse cucinare la pasta a pranzo e sono scoppiata a piangere.
il caffè mi fa mal di testa. dopo pranzo mi sono sdraiata sulla sdraio del balcone e mi sono addormentata con il viso al sole. ero così esausta...
eppure, non sono triste.
sono solo così.
così e basta.
600 calorie sono tante. sono tante se fanno ingrassare.
il mio corpo si è assuefatto a questo quantitativo. e così la mia mente. perchè per quanto cerchi di variare i cibi, risulto sempre poco al di sotto o poco al di sopra delle 600 calorie.
mah.
c'è da dire che quando conto approssimo sempre per eccesso.
mettiamo la minestra: un piatto ricolmo di brodo di carne ha 28 calorie. ma per la carne di pollo triturata che c'era dentro ne ho "arbitrariamente" aggiunte qualche centinaio.
così almeno sono tranquilla e non mi adagio. non posso adagiarmi. sto ingrassando.
la pulce morde in continuazione. in continuazione.
stasera mi sono seduta davanti al pc a guardare un altro pezzo di "ragazze interrotte", e di colpo mi è venuta voglia di mangiare una mela.
la volevo, se la volevo!
ma era un capriccio, e la pulce non ammette capricci.
strillava come una forsennata.
un bel respiro, lascio perdere.
mantengo vergini e intatte le mie circa 600 calorie giornaliere. che sono comunque troppe, quindi cosa chiedo di più?
non mi sento bene. non male, in verità, ma nemmeno bene.
per la prima volta ho la precisa sensazione di non essere normale.
di essere pazza.
maniaca.
per la prospettiva di un piatto di pasta ho pianto e urlato come un demonio.
con una mia amica presente, che immagino che cos'abbia pensato.
E poi passo tutta la giornata attaccata alla calcolatrice a contare e ricontare le calorie.
amo fare la spesa, alla follia: cercare tra gli scaffali sempre nuove appetitose soluzioni per mangiare meno. controllare tutto quello che si compra, sistemare personalmente la spesa nel frigo, per leggermi con calma tutte le tabelle nutrizionali.
E far mangiare mia sorella come un maialino.
E insistere con il pensiero di lei che in un periodo di malattia era arrivata, a 12 anni, a pesare 33 chili.
E molto altro ancora.
il mio professore di biologia dice che ci si ammala di una malattia psichica esattamente come ci si prende un raffreddore.
esistesse per lo meno un'aspirina, un qualcosa.
la pulce mi ripete che l'aspirina adatta a me si chiama digiuno. ma per fortuna sono ancora abbastanza lucida da non abbandonarmi completamente al suo volere.
la verità è che, me lo fanno notare, sono TROPPO lucida.
rispondo: purtroppo.
perchè quando ti aprono una ferita e tu sei sveglio e presente soffri molto, molto di più.
buona notte, tesorini cari.
spuntino di metà mattina: 1 caffè con dietor ---> 5 calorie
pranzo: 2 fette biscottate ---> 60 calorie , una scatoletta di tonno al naturale ---> 80 calorie , pomodorini ---> 30 calorie , lattuga --->20 calorie
merenda: 1 mela ---> 120 calorie
cena: 1 piatto di brodo di carne con pezzettini di pollo tritato ---> 300 calorie?
TOTALE: 620 calorie approssimate per eccesso
sempre più confusa...
stamattina mi sono pesata e mi sono ritrovata più grassa... 43,8 chili...
ed ho passato un'altra giornata grigia...un altro sabato sera da sola...
credo di stare andando in depressione.
non sono normale.
non riesco a sentirmi normale.
non so ridere, cazzo. una ragazza di sedici anni che non sa ridere.
non riesco a capacitarmi di essere ingrassata.
non riesco a pensare ad altro.
per la prima volta sono riuscita ad incasinarmi in una verifica d'inglese(materia in cui ho sempre avuto il 9) e in un tema d'italiano (la sola altra materia in cui non prendevo mai meno di 9)...
ed oggi a lezione di storia parlavo e parlavo, intervenivo senza chiedere il permesso, ed il professore nemmeno mi stava a sentire...ed io lo insultavo sottovoce e proseguivo con il mio intervento...sempre più stronza...
desolante, alzare la mano per fare una domanda mentre tutti fanno come se non esistessi.
sospiro molto. sospiri profondi che sembrano scavare i polmoni. sembro una vecchia bisbetica.
oggi credevo che mia madre mi volesse cucinare la pasta a pranzo e sono scoppiata a piangere.
il caffè mi fa mal di testa. dopo pranzo mi sono sdraiata sulla sdraio del balcone e mi sono addormentata con il viso al sole. ero così esausta...
eppure, non sono triste.
sono solo così.
così e basta.
600 calorie sono tante. sono tante se fanno ingrassare.
il mio corpo si è assuefatto a questo quantitativo. e così la mia mente. perchè per quanto cerchi di variare i cibi, risulto sempre poco al di sotto o poco al di sopra delle 600 calorie.
mah.
c'è da dire che quando conto approssimo sempre per eccesso.
mettiamo la minestra: un piatto ricolmo di brodo di carne ha 28 calorie. ma per la carne di pollo triturata che c'era dentro ne ho "arbitrariamente" aggiunte qualche centinaio.
così almeno sono tranquilla e non mi adagio. non posso adagiarmi. sto ingrassando.
la pulce morde in continuazione. in continuazione.
stasera mi sono seduta davanti al pc a guardare un altro pezzo di "ragazze interrotte", e di colpo mi è venuta voglia di mangiare una mela.
la volevo, se la volevo!
ma era un capriccio, e la pulce non ammette capricci.
strillava come una forsennata.
un bel respiro, lascio perdere.
mantengo vergini e intatte le mie circa 600 calorie giornaliere. che sono comunque troppe, quindi cosa chiedo di più?
non mi sento bene. non male, in verità, ma nemmeno bene.
per la prima volta ho la precisa sensazione di non essere normale.
di essere pazza.
maniaca.
per la prospettiva di un piatto di pasta ho pianto e urlato come un demonio.
con una mia amica presente, che immagino che cos'abbia pensato.
E poi passo tutta la giornata attaccata alla calcolatrice a contare e ricontare le calorie.
amo fare la spesa, alla follia: cercare tra gli scaffali sempre nuove appetitose soluzioni per mangiare meno. controllare tutto quello che si compra, sistemare personalmente la spesa nel frigo, per leggermi con calma tutte le tabelle nutrizionali.
E far mangiare mia sorella come un maialino.
E insistere con il pensiero di lei che in un periodo di malattia era arrivata, a 12 anni, a pesare 33 chili.
E molto altro ancora.
il mio professore di biologia dice che ci si ammala di una malattia psichica esattamente come ci si prende un raffreddore.
esistesse per lo meno un'aspirina, un qualcosa.
la pulce mi ripete che l'aspirina adatta a me si chiama digiuno. ma per fortuna sono ancora abbastanza lucida da non abbandonarmi completamente al suo volere.
la verità è che, me lo fanno notare, sono TROPPO lucida.
rispondo: purtroppo.
perchè quando ti aprono una ferita e tu sei sveglio e presente soffri molto, molto di più.
buona notte, tesorini cari.
venerdì 23 ottobre 2009
la pulce
è una mia mania, quella di trovare parole che possano esprimere ciò che sento.
una mania che inseguo in maniera ossessiva, per cui soffro molto e per cui mi arrovello ore intere.
perchè io devo trovare un termine, una forma ed un colore per ogni mio sentimento, ho un bisogno impellente di tradurre tutto, di cristallizzare tutto in forme visibili, concrete, pensabili, immaginabili.
forse è anche per questo che tendo a dissociarmi.
ogni sogno deve avere delle parole che lo esprimano. e così ogni pensiero, ogni pulsione. sarà per questo che sono così spaventata e disarmata di fronte ad un dolore che non ha parola nè forma nè nome. per questo tento maniacalmente di chiuderlo in una scatola e metterci un'etichetta, di sistemarlo sullo scaffale di un immaginario archivio mentale e dire: - è lì, io lo so nominare e quindi lo so controllare-
è una fissazione, la mia, che ha radici antiche.
gli antichi erano ossessionati dai nomi delle cose. gli ebrei credevano che, conoscendo il nome di qualcosa, si potesse controllarla, possederla. per questo rifiutavano di nominare Dio.
secondo altri, ogni persona ha un secondo nome, un nome che non è quello che ci è stato dato dai nostri genitori. scoprendolo, è possibile avere il pieno controllo sulla persona.
questo perchè il nome DEFINISCE, IMPRIGIONA, OSTACOLA ma DA ANCHE VITA alla cosa nominata.
gli etruschi la pensavano diversamente, in realtà: credevano che scrivere il nome di qualcosa decretasse la sua morte; ma anche per loro la definizione ed il nome erano fondamentali. così come, anche se in un modo diverso, per i latini ed i medievali, che scrivevano lunghi bestiari, erbari, lapidari, tentando di schedare, catalogare, conoscere e controllare tutta la creazione. raccontavano dell'unicorno e della pantera, e mentre ne raccontavano il primo era tanto reale quanto la seconda, perchè in realtà ognuno di essi non era altro che la concretizzazione di un sentimento, di una paura di un sogno.
una parola, un grappolo di lettere, un nido di suoni, ecco quello che io cerco per ogni cosa.
Ed oggi io sento il bisogno di trovare un nuovo nome, di definire qualcosa che per troppo tempo non ha avuto un nome preciso nella mia mente, e adesso si ritrova ad averne molti, forse troppi.
quella cosa è l'altra me. è quella vocina maligna, dolce-amara, autoritaria e violenta o dolce e sensuale, che molte di voi chiamano Ana. Ma è più di Ana.
è anche di più di "anoressia nervosa", di più di "autolesionismo", di più di qualunque concetto definibile che io abbia trovato finora.
oggi mi sono messa a pensare a che nome potesse mai avere questo baratro oscuro. qualunque termine sarebbe stato troppo riduttivo in confronto all'enormità del concetto.
poi mi sono venuti in mente i bestiari medievali.
e mi son detta: - perchè devo tentare di illustrare con un parolone che non esiste un concetto che è troppo grande e terribile, che mi fa troppa paura?- e, allora, ho fatto il contrario. l'ho rimpicciolito. quasi ridicolizzato.
penso che riderete, sapendo come io ho etichettato(scusate, ma quella delle etichette è proprio la mia ossessione) la parte più oscura di me: da oggi, il suo nome è LA PULCE.
sì, Ana è una pulce. Leda è una pulce.
le pulci sono esserini talmente piccoli che fanno da ridere se li guardi. così totalmente insignificanti, in apparenza.
sono esserini viscidi, schifosi e neri, che ti aggrediscono e ti tormentano in continuazione, senza andarsene mai più. non ti lasciano un attimo di tregua, ma continuano a rodere il sistema nervoso, sempre di più, sempre di più, e una cosa piccola diventa grande, il rossore di un morso si allarga a tutta la gamba, ogni fibra del sistema nervoso a quel punto è andata, sei sfinito, distrutto da quella piccola pulce.
le pulci abitano il buio della notte e delle fogne, evocano polverose cantine, spazi di squallore e di solitudine, spazi di sporcizia ed abbandono. sono disgustose, piccole piccole ma disgustose. terrificanti.
ma fosse solo questo.
le pulci sono piccole ma danno la morte.
un minuscolo esserino nero è riuscito da solo a dimezzare la popolazione d'Europa. un suo morso ha ucciso tutti. sto parlando di secoli fa, certo, ma è indubbio che fu così.
La mia parte oscura è questo, è qualcosa che a tratti mi sembra piccolo, eppure è un tumore in metastasi, che si conquista il suo spazio e mi rosicchia tutta la mente, che punge e punge come una pulce fastidiosa, ma piano piano cominci a sentirti male e capisci che non è solo una pulce fastidiosa, ma è una pulce che uccide.
un esserino insignificante che uccide.
tu gratti, gratti e ti fai del male da solo, quel dolore è entrato senza che tu lo volessi, ma per rimediare lo ingigantisci.
ecco l'etichetta che ho trovato.
è molto riduttiva, me ne rendo conto, ma mi piace. faccio sempre fatica, quando scrivo, a parlare del mio "male di vivere", mi faccio scrupolo a chiamarlo anoressia.
così lo chiamerò pulce, sperando che un giorno riuscirò a prenderla fra le mani, schiacciarla tra due dita e non pensarci mai più.
una mania che inseguo in maniera ossessiva, per cui soffro molto e per cui mi arrovello ore intere.
perchè io devo trovare un termine, una forma ed un colore per ogni mio sentimento, ho un bisogno impellente di tradurre tutto, di cristallizzare tutto in forme visibili, concrete, pensabili, immaginabili.
forse è anche per questo che tendo a dissociarmi.
ogni sogno deve avere delle parole che lo esprimano. e così ogni pensiero, ogni pulsione. sarà per questo che sono così spaventata e disarmata di fronte ad un dolore che non ha parola nè forma nè nome. per questo tento maniacalmente di chiuderlo in una scatola e metterci un'etichetta, di sistemarlo sullo scaffale di un immaginario archivio mentale e dire: - è lì, io lo so nominare e quindi lo so controllare-
è una fissazione, la mia, che ha radici antiche.
gli antichi erano ossessionati dai nomi delle cose. gli ebrei credevano che, conoscendo il nome di qualcosa, si potesse controllarla, possederla. per questo rifiutavano di nominare Dio.
secondo altri, ogni persona ha un secondo nome, un nome che non è quello che ci è stato dato dai nostri genitori. scoprendolo, è possibile avere il pieno controllo sulla persona.
questo perchè il nome DEFINISCE, IMPRIGIONA, OSTACOLA ma DA ANCHE VITA alla cosa nominata.
gli etruschi la pensavano diversamente, in realtà: credevano che scrivere il nome di qualcosa decretasse la sua morte; ma anche per loro la definizione ed il nome erano fondamentali. così come, anche se in un modo diverso, per i latini ed i medievali, che scrivevano lunghi bestiari, erbari, lapidari, tentando di schedare, catalogare, conoscere e controllare tutta la creazione. raccontavano dell'unicorno e della pantera, e mentre ne raccontavano il primo era tanto reale quanto la seconda, perchè in realtà ognuno di essi non era altro che la concretizzazione di un sentimento, di una paura di un sogno.
una parola, un grappolo di lettere, un nido di suoni, ecco quello che io cerco per ogni cosa.
Ed oggi io sento il bisogno di trovare un nuovo nome, di definire qualcosa che per troppo tempo non ha avuto un nome preciso nella mia mente, e adesso si ritrova ad averne molti, forse troppi.
quella cosa è l'altra me. è quella vocina maligna, dolce-amara, autoritaria e violenta o dolce e sensuale, che molte di voi chiamano Ana. Ma è più di Ana.
è anche di più di "anoressia nervosa", di più di "autolesionismo", di più di qualunque concetto definibile che io abbia trovato finora.
oggi mi sono messa a pensare a che nome potesse mai avere questo baratro oscuro. qualunque termine sarebbe stato troppo riduttivo in confronto all'enormità del concetto.
poi mi sono venuti in mente i bestiari medievali.
e mi son detta: - perchè devo tentare di illustrare con un parolone che non esiste un concetto che è troppo grande e terribile, che mi fa troppa paura?- e, allora, ho fatto il contrario. l'ho rimpicciolito. quasi ridicolizzato.
penso che riderete, sapendo come io ho etichettato(scusate, ma quella delle etichette è proprio la mia ossessione) la parte più oscura di me: da oggi, il suo nome è LA PULCE.
sì, Ana è una pulce. Leda è una pulce.
le pulci sono esserini talmente piccoli che fanno da ridere se li guardi. così totalmente insignificanti, in apparenza.
sono esserini viscidi, schifosi e neri, che ti aggrediscono e ti tormentano in continuazione, senza andarsene mai più. non ti lasciano un attimo di tregua, ma continuano a rodere il sistema nervoso, sempre di più, sempre di più, e una cosa piccola diventa grande, il rossore di un morso si allarga a tutta la gamba, ogni fibra del sistema nervoso a quel punto è andata, sei sfinito, distrutto da quella piccola pulce.
le pulci abitano il buio della notte e delle fogne, evocano polverose cantine, spazi di squallore e di solitudine, spazi di sporcizia ed abbandono. sono disgustose, piccole piccole ma disgustose. terrificanti.
ma fosse solo questo.
le pulci sono piccole ma danno la morte.
un minuscolo esserino nero è riuscito da solo a dimezzare la popolazione d'Europa. un suo morso ha ucciso tutti. sto parlando di secoli fa, certo, ma è indubbio che fu così.
La mia parte oscura è questo, è qualcosa che a tratti mi sembra piccolo, eppure è un tumore in metastasi, che si conquista il suo spazio e mi rosicchia tutta la mente, che punge e punge come una pulce fastidiosa, ma piano piano cominci a sentirti male e capisci che non è solo una pulce fastidiosa, ma è una pulce che uccide.
un esserino insignificante che uccide.
tu gratti, gratti e ti fai del male da solo, quel dolore è entrato senza che tu lo volessi, ma per rimediare lo ingigantisci.
ecco l'etichetta che ho trovato.
è molto riduttiva, me ne rendo conto, ma mi piace. faccio sempre fatica, quando scrivo, a parlare del mio "male di vivere", mi faccio scrupolo a chiamarlo anoressia.
così lo chiamerò pulce, sperando che un giorno riuscirò a prenderla fra le mani, schiacciarla tra due dita e non pensarci mai più.
giovedì 22 ottobre 2009
ma io chi sono?
per mia madre, una bambina viziata che digiuna solo per ribellarsi ai suoi genitori.
per qualcuno, una ragazza malata.
per qualcun'altro, una che ha bisogno di aiuto.
ma io, io chi sono?
forse mi sono illusa che ammalandomi di un DCA potessi acquistare un'identità, un'autonomia, una dignità di persona umana...
mi sono tanto disperatamente attaccata all'etichetta di anoressica da perdere di vista il fatto che non lo sono, non lo sono mai stata e mai lo sarò.
hai ragione, Persefone, hai più ragione di quel che credi. non solo potrei uscirne da sola, ma non ne sono nemmeno entrata. in niente.
forse tutto questo è solo un sogno della mia mente.
se fossi anoressica veramente, non avrei bisogno di sentirmelo dire.
se fossi anoressica veramente, non sarei così spietatamente lucida di fronte alle cose.
se fossi anoressica veramente, non sarei riuscita a mangiare quella pizza marinara ieri, avrei sofferto di più per i lassativi che ho preso, e soprattutto avrei lottato anche oggi per digiunare, mentre sono già a 170 calorie e penso che entro la cena arriverò a 400...
mangio troppo, peso troppo, e soprattutto so troppo di più di quello che dovrei sapere.
no, ragazze, io non sono anoressica.
ma chi sono, allora?
perchè mi sto inventando tutta questa sofferenza?
perchè sto così male eppure ho l'impressione di non essere io quella che sta male?
perchè ho l'atroce sospetto di star recitando una parte?
un giorno mio padre mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto male, forse perchè potrebbe essere vera? "tu, Alessia, non hai bisogno di nessuno psicologo. tu sei teatrale. ti stai contruendo un personaggio"
quasi una personalità doppia, quasi una dissociazione?
o semplicemente un'esibizionismo e una stupidità portati al limite?
quanto vorrei che non fosse così...perchè questa cosa mi fa troppa paura...
è terribile non sapere che cosa si è...è terribile vivere come rinchiusi dentro a un teatro, e non sapere se si vive davvero o per finta...
forse hai ragione, Persefone...
forse hai ragione...
ma io, io che cosa sono secondo voi?
chi sono io?
se solo potessi essere certa di me stessa e della mia esistenza...perchè a momenti non sento nemmeno quella...non so se sono morta o se vivo, o se mi trascino...
80 grammi di riso scondito mi basterebbero per tutta una giornata...
oggi una mia amica ha tentato invano di farmi mangiare della cioccolata, poverina, le facevo tanta pena per il mio fisico che loro dicono magro...
l'ho rifiutata, fuggivo, fuggivo, non volevo...eppure sarei riuscita a mangiare quello che lei mi offriva...sono sicura che ci sarei riuscita...e allora perchè non l'ho fatto?
non l'ho fatto perchè la mia mente era spaventata. sì, ma da cosa? dal dover mangiare cibo ingrasante o dal dover rinunciare alla mia amata etichetta?
ho paura, sono smarrita.
mi odio più che mai.
per qualcuno, una ragazza malata.
per qualcun'altro, una che ha bisogno di aiuto.
ma io, io chi sono?
forse mi sono illusa che ammalandomi di un DCA potessi acquistare un'identità, un'autonomia, una dignità di persona umana...
mi sono tanto disperatamente attaccata all'etichetta di anoressica da perdere di vista il fatto che non lo sono, non lo sono mai stata e mai lo sarò.
hai ragione, Persefone, hai più ragione di quel che credi. non solo potrei uscirne da sola, ma non ne sono nemmeno entrata. in niente.
forse tutto questo è solo un sogno della mia mente.
se fossi anoressica veramente, non avrei bisogno di sentirmelo dire.
se fossi anoressica veramente, non sarei così spietatamente lucida di fronte alle cose.
se fossi anoressica veramente, non sarei riuscita a mangiare quella pizza marinara ieri, avrei sofferto di più per i lassativi che ho preso, e soprattutto avrei lottato anche oggi per digiunare, mentre sono già a 170 calorie e penso che entro la cena arriverò a 400...
mangio troppo, peso troppo, e soprattutto so troppo di più di quello che dovrei sapere.
no, ragazze, io non sono anoressica.
ma chi sono, allora?
perchè mi sto inventando tutta questa sofferenza?
perchè sto così male eppure ho l'impressione di non essere io quella che sta male?
perchè ho l'atroce sospetto di star recitando una parte?
un giorno mio padre mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto male, forse perchè potrebbe essere vera? "tu, Alessia, non hai bisogno di nessuno psicologo. tu sei teatrale. ti stai contruendo un personaggio"
quasi una personalità doppia, quasi una dissociazione?
o semplicemente un'esibizionismo e una stupidità portati al limite?
quanto vorrei che non fosse così...perchè questa cosa mi fa troppa paura...
è terribile non sapere che cosa si è...è terribile vivere come rinchiusi dentro a un teatro, e non sapere se si vive davvero o per finta...
forse hai ragione, Persefone...
forse hai ragione...
ma io, io che cosa sono secondo voi?
chi sono io?
se solo potessi essere certa di me stessa e della mia esistenza...perchè a momenti non sento nemmeno quella...non so se sono morta o se vivo, o se mi trascino...
80 grammi di riso scondito mi basterebbero per tutta una giornata...
oggi una mia amica ha tentato invano di farmi mangiare della cioccolata, poverina, le facevo tanta pena per il mio fisico che loro dicono magro...
l'ho rifiutata, fuggivo, fuggivo, non volevo...eppure sarei riuscita a mangiare quello che lei mi offriva...sono sicura che ci sarei riuscita...e allora perchè non l'ho fatto?
non l'ho fatto perchè la mia mente era spaventata. sì, ma da cosa? dal dover mangiare cibo ingrasante o dal dover rinunciare alla mia amata etichetta?
ho paura, sono smarrita.
mi odio più che mai.
martedì 20 ottobre 2009
4.30 di notte, la cagnolina guaisce da far pietà e nessuno si muove, nessuno fa niente.
sbuffo, mi alzo, crepo di freddo. Apro la porta della cucina e lei mi viene incontro scodinzolando, ma ha cosparso di vomito tutto il pavimento. Mi preoccupo. L'accarezzo, lei va a dormire sul divano, io torno a letto con l'odore del vomito nelle narici. Poverina. non sta bene nemmeno lei.
due ore dopo. coraggio, Alessia, che è ora di alzarsi. no, adesso no, non ti ricordi che oggi si entra un'ora dopo? fammi dormire ancora un pochino, te ne prego...
galleggio tra i deliranti sogni della mattina, penso ad oggi che se sarò brava riuscirò a saltare il pranzo senza che i miei se ne accorgano.
passano trenta minuti, mi alzo da quel letto, mi vesto. infilo i pantacollant neri, la gonna nuova, grigia di lana con i pom-pom. rimiro le mie gambone nello specchio. per un'attimo, la loro vista non mi da fastidio.
colazione: un vasetto di joghurt magro mangiato quasi per intero, un biscotto oro saiwa gettato nel cesso anzichè in bocca. tanto, non è che cambi molto.
esco. freddo.
scuola. noia.
mi consegnano la prova di tedesco: 4.
lacrime.
un taglio consumato inginocchiata contro il calorifero del bagno, guardando il corridoio vuoto e sentendomi una pirla.
non potrò dire a mia madre del brutto voto.
non potrò giustificarmi in alcun modo.
13,10. esco nell'aria che sa di nuvole.
volevo tornare a casa a piedi per bruciare calorie, ma purtroppo è venuto mio padre a prendermi in macchina. nel pomeriggio abbiamo la visita dalla dietologa.
mi accompagna a casa e mi dice: -và su e mangia! io ti aspetto-.
vado su, non mangio.
scendo.
il giochetto non è riuscito. lui sa che non ho pranzato. gliel'hanno detto.
urliamo.
mi infilo in macchina, sempre urlando, di mangiare non ne voglio sapere. andiamo a Trento, piuttosto, che siamo in ritardo.
durante il viaggio, mio padre mi dice tante cattiverie. mi offende, mi maledice.
sprizza rabbia da tutti i pori, quasi follia, quasi odio.
le sue parole mi passano sopra come vapore, perdono consistenza, svaniscono. penso ad altro.
odiatemi pure, che me lo merito.
ore 15. entro dalla dietologa.
una signora simpatica.
ridiamo persino, è gentile.
mi dice che, anche se non in via definitiva, ho una diagnosi.
finalmente, una diagnosi. da confermare, forse da smentire, da precisare meglio, ma...
ANORESSIA
ecco, ci siamo, me l'ha detto.
me l'ha detto.
-ma io...io NON SONO ANORESSICA- sento la mia voce che dice - io...io non sono abbastanza magra! io ho il cuore normale! io non ho mai avuto un calo di zuccheri in...in tutta la vita! no, non sono magra, e poi io MANGIO, io MANGIO! e la ciccia, dove la mettiamo la ciccia, guarda- gemo, dandomi una pacca sulle cosce - guarda quanto grassa sono...io non sono anoressica, sono solo una bambina viziata...-
piango. da dove mi sono uscite queste parole?
non speravo forse che mi dicessero che sono anoressica?
non lo speravo?
perchè allora non riesco a capacitarmene? perchè, diamine?
la dietologa mi guarda.
mi dice che l'anoressia sta dentro, non fuori.
mi dice che sono state diagnosticate anoressiche anche ragazze più "robuste" di me.
ma io non credo. io ho paura. ho paura del cibo e del futuro.
ho paura anche di lei, lei che è tanto buona e gentile, eppure tanto cattiva....lei che vorrà certamente farmi ingrassare.
non è vero niente che peso 43 chili. 44 peso.
44, sicuro. troppo.
saluto, esco.
ho tanta paura.
in sala d'attesa, una ragazza con i capelli nerissimi mi punta gli occhi addosso per un brevissimo istante. la spio. mi accende uno strano sentimento nel cuore.
è magra, ma non eccessivamente, mi sembra. o forse sono io che non riesco più a classificare le fisionomie.
sarà più magra o più grassa di me? e quell'altra ragazza che esce adesso, che saluta la "mia" dietologa e la "mia" neuropsichiatra con familiarità, come di chi conosce qualcuno da tanto tempo, e cammina con le punte dei piedi all'indentro? è più magra o più grassa di me, quella?
chissà se anche loro mi guardano di sottecchi pensando la stessa cosa.
me ne vado con le fotografie dei loro corpi negli occhi. e stranamente non ricordo i visi.
a cena 300 calorie di minestrone, ma vanno pure bene, tanto chiudo la giornata con meno di 400.
mi sento una merda.
mi sento strana.
mi sento...cazzo, non so dire come mi sento.
domani vogliono portarmi in pizzeria per il compleanno di mia mamma. vuol dire che domani supererò le mille calorie, di sicuro.
calmati un pochino, Alessia, non pensare al domani. l'oggi è già tanto duro, non angustiarti di più del necessario.
lascia che la notte ti ricopra con la sua nube nerogrigiastra.
e sogna di volare via.
lunedì 19 ottobre 2009
i 43 chili si avvicinano. oggi la bilancia mi ha fatto le fusa con un placido 43,1, ma io, dubbiosa e scettica come sempre, non ho dato grande importanza alla sua vocina giubilante.
però ho sorriso.
mio padre dice che faccio paura. che sono pelle e ossa. che sono piccola, piccola, tanto, troppo piccola. ma io non riesco a credergli. continuo a vedermi in carne. grassa, obesa forse no, d'accordo. però in carne. abbondantemente.
ho sempre pensato che le ragazze con la taglia 38 fossero magre.
ieri sono andata alla pimkie e ho deciso che volevo scoprire qual'è la mia taglia.
un po'dubbiosa, ho preso in mano dei jeans taglia 38 e sono filata nel camerino di prova, pensando che non mi sarebbero mai entrati, sentendomi anzi una povera deficente che si crede chissà che magra ed invece è una balena...
provo i jeans.
ma siamo sicuri che questa sia la 38? mi stanno quasi larghi, aderiscono ai fianchi mollemente, e c'è un bel po' di spazio vuoto ancora da riempire...
è questa la 38, allora?
(avrei voluto vedere se sarei riuscita ad entrare in una 36, ma non ne avevano. però su questo veramente, ed oggettivamente, dubito)
comunque sia, se è questa la famosa taglia 38 di cui tutte parlano, debbo ricredermi. la 38 è delle grasse. non c'è altra spiegazione, se ci entro io.
non sono mica scema, lo so di non essere in sovrappeso, ma non credo che nessuno riuscirà mai a convincermi che un BMI di 17 è troppo basso.
io direi il contrario, semmai.
decisamente alto.
lo so che è tutto lì il nodo, è tutto lì il prioblema. devo rendermi conto che un BMI di 17 non è troppo alto, assolutamente. ma non riesco ad accettarlo.
oggi sono andata dalla neuropsichiatra.
nulla da dire, mi è sembrata una donna affidabile. mi ha chiesto delle cose un po'assurde, in verità, ad esempio è stata un sacco di tempo a chiedermi del mio cane (?).
ha detto che dovrà tenere un colloquio coi miei genitori...me la sono immaginata che oarla con mia madre, che continua a farle domande sceme e si ostina a non capire, testarda e dura come il cemento. imbarazzo.
domani si ritorna a scuola...che palle...e poi, alle 15, la visita dalla dietista.
mah, speriamo bene.
intanto oggi ho mangiato un piatto di riso e mi sono imposta di non vomitarlo. perchè...perchè sì, diamine. non lo voglio fare. punto.
punto e a capo.
la prossima riga la dovrete attendere fino a domani: il futuro è ancora dietro a scriverla.
un grosso bacione a tutte/i quante/i. vi voglio bene!
però ho sorriso.
mio padre dice che faccio paura. che sono pelle e ossa. che sono piccola, piccola, tanto, troppo piccola. ma io non riesco a credergli. continuo a vedermi in carne. grassa, obesa forse no, d'accordo. però in carne. abbondantemente.
ho sempre pensato che le ragazze con la taglia 38 fossero magre.
ieri sono andata alla pimkie e ho deciso che volevo scoprire qual'è la mia taglia.
un po'dubbiosa, ho preso in mano dei jeans taglia 38 e sono filata nel camerino di prova, pensando che non mi sarebbero mai entrati, sentendomi anzi una povera deficente che si crede chissà che magra ed invece è una balena...
provo i jeans.
ma siamo sicuri che questa sia la 38? mi stanno quasi larghi, aderiscono ai fianchi mollemente, e c'è un bel po' di spazio vuoto ancora da riempire...
è questa la 38, allora?
(avrei voluto vedere se sarei riuscita ad entrare in una 36, ma non ne avevano. però su questo veramente, ed oggettivamente, dubito)
comunque sia, se è questa la famosa taglia 38 di cui tutte parlano, debbo ricredermi. la 38 è delle grasse. non c'è altra spiegazione, se ci entro io.
non sono mica scema, lo so di non essere in sovrappeso, ma non credo che nessuno riuscirà mai a convincermi che un BMI di 17 è troppo basso.
io direi il contrario, semmai.
decisamente alto.
lo so che è tutto lì il nodo, è tutto lì il prioblema. devo rendermi conto che un BMI di 17 non è troppo alto, assolutamente. ma non riesco ad accettarlo.
oggi sono andata dalla neuropsichiatra.
nulla da dire, mi è sembrata una donna affidabile. mi ha chiesto delle cose un po'assurde, in verità, ad esempio è stata un sacco di tempo a chiedermi del mio cane (?).
ha detto che dovrà tenere un colloquio coi miei genitori...me la sono immaginata che oarla con mia madre, che continua a farle domande sceme e si ostina a non capire, testarda e dura come il cemento. imbarazzo.
domani si ritorna a scuola...che palle...e poi, alle 15, la visita dalla dietista.
mah, speriamo bene.
intanto oggi ho mangiato un piatto di riso e mi sono imposta di non vomitarlo. perchè...perchè sì, diamine. non lo voglio fare. punto.
punto e a capo.
la prossima riga la dovrete attendere fino a domani: il futuro è ancora dietro a scriverla.
un grosso bacione a tutte/i quante/i. vi voglio bene!
sabato 17 ottobre 2009
sto malissimo....mia mamma mi ha appena fatto mangiare un pranzo mostruoso, per oggi sono già a 670 calorie, e adesso mi tratta da culo perchè piango e non riesco a fermarmi...non ce la faccio più...non ce la faccio proprio più...
stanotte mi son detta:-un giorno di questi muoio-. avevo freddo anche sotto le coperte, non riuscivo a dormire per il freddo...
e adesso, quel fottuto pranzo....
o, dio mio, dio mio....
perchè? perchè devo soffrire così?
non ce la faccio più...
è troppo...
chiedo solo un po' d'aiuto, di comprensione...
ma qui nessuno me la vuol dare...
dio mio, dio mio...
aiuto...
stanotte mi son detta:-un giorno di questi muoio-. avevo freddo anche sotto le coperte, non riuscivo a dormire per il freddo...
e adesso, quel fottuto pranzo....
o, dio mio, dio mio....
perchè? perchè devo soffrire così?
non ce la faccio più...
è troppo...
chiedo solo un po' d'aiuto, di comprensione...
ma qui nessuno me la vuol dare...
dio mio, dio mio...
aiuto...
venerdì 16 ottobre 2009
vi faccio una domanda.... >.<
ho un tremendo dilemma che non da pace alla mia mente ossessionata:
stamattina sono salita sulla bilancia e segnava 44,1.
poi, per controllare, mi sono pesata altre 5 volte e il risultato era sempre 43,6...
ma quanto peso allora?
per favore aiutatemi, è importante per me saperlo...
è veramente importante...
stamattina sono salita sulla bilancia e segnava 44,1.
poi, per controllare, mi sono pesata altre 5 volte e il risultato era sempre 43,6...
ma quanto peso allora?
per favore aiutatemi, è importante per me saperlo...
è veramente importante...
giovedì 15 ottobre 2009
O__O
quella pazzoide della bilancia dice che peso 43,3 kg.
O____O
la cosa si commenta da sola suppongo.
la pazziode ha sbagliato.
Eddai, non è possibile!
43,3 kg.
no, no, impossibile!
non devo farmi illusioni...
tanto prima che il sole tramonti li avrò già recuperati, poco ma sicuro...
almeno, però, non sono ingrassata, con il metabolismo sballato che mi ritrovo sarebbe anche potuto succedere...
è buffo. buffo quanto ipocrita sono. verso me stessa, in primo luogo, ma anche verso gli altri.
oggi ho incontrato Francesca, la stellina della mia strada. e lei ha pianto. HA PIANTO, cazzo. ha pianto per me. ed io con il lassativo che ho preso ieri, con i 4 chilometri che ho fatto a piedi oggi, con i miei calcoli delle calorie tutti gonfiati, in cui il potere calorico di ogni briciola viene aumentato, con tutto questo io la sto prendendo in giro.
la sto prendendo in giro.
sto prendendo in giro lei, i miei genitori, Sara, Tania, i medici stessi.
sto prendendo in giro tutti.
e non è vero che a pagarne lo scotto sono solo io, sennò sapete quanto mi importerebbe.
sto ingannando tutti quanti.
e poi dico di voler guarire? Ammettilo, Leda, tu non sei nemmeno malata, non puoi guarire da una malattia che NON C'è. puoi solo restringere. puoi solo gioire davanti ad un, seppur fittizio, 43,3 sulla bilancia....
sarebbe un così bel numero, se solo fosse reale...il 44 ha stufato, mentre il 43...il 43 è sempre un passo in più verso...
...ma che sto dicendo? un passo in più verso che cosa?
ed ecco che Lei è entrata ancora nei miei pensieri e mi fa dire cose insensate. quest'angioletto biondo, questa sottile fatina dalle ali di smeraldo, come al solito mi mette in testa delle emerite cazzate...
sono dilaniata da due volontà opposte. da un lato vorrei non avee più freddo, non dover più urlare nè mentire, non dover fare e rifare le tabelle caloriche anzichè studiare, non dover più soffrire, non dover più vedere mia madre strillare in preda ad un attacco d'ansia e Francesca, la mia Fra, piangere. Ritrovare il sorriso e la gioia un po' volgare di comperarsi una focaccia con le olive all'intervallo, andare in pizzeria qualche volta la sera, arrostire in padella le castagne, fare una torta come quelle che facevo una volta, e mangiarle tutti insieme con una buona tazza di tè, io e la mia famiglia, essere di nuovo insieme...
dall'altro lato, tutto ciò è inammissibile. perchè io ODIO il cibo. lo odio. e amo il dolore, il mio dolore, la mia ossessione che da un senso alle giornate...
io in fondo voglio essere malata, ho bisogno di esserlo. il mondo fuori mi fa troppa paura, e forse, se arrivassi ad essere tanto magra da essere ricoverata anche solo un mese, da questo mondo io potrei scappare via...
e poi, è brutto ammetterlo, quel quasi-43 mi è piaciuto. mi è piaciuto proprio.
come volevasi dimostrare, non sono nient'altro che una stronza.
mercoledì 14 ottobre 2009
goal?
oggi Alessia ha mangiato per un totale di 700 calorie e si è fatta 4 chilometri di camminata.
insomma, apparentemente una giornata solo lievemente superiore alla altre in termini di calorie.
e invece, non è così. oggi Alessia è convinta di avere fatto goal contro il suo mostro.
perchè, per prima cosa, stamattina non si è pesata.
e poi ha perfino mangiato uno joghurt magro che forse sarebbe riuscita a buttare nel cesso e una mela che nessuno le ha chiesto di mangiare...ah, sì, e un caffè con il dietor a metà mattina.
Alessia sorride, si sente forte, più forte delle sue stesse ossessioni!
Ha fatto goal!!!! Alessia: 1 il mostro: 0
e crede di poter vincere.
poi si accorge che non è proprio così. si accorge che il mostro la tiene ben stretta e solo apparentemente la sta lasciando fare. capisce che lui ha una forza d'attacco irresistibile, roba da spararti dieci goal nello spazio di un minuto.
E quella vocina, che cos'è? "prendi un lassativo e liberati!"...eccolo, è lui, palla in area, pronto al tiro...
e che cos'è questo freddo? ha canottiera, maglia a maniche lunghe, felpa e maglione di lana, tutto addosso insieme, che sembra l'omino della michelin; eppure MUORE di freddo.
manco a dirlo, è ancora lui.
i difensori fanno quello che possono, ma questa come la fermano? possono solo incassare, evidentemente.
e poi il tormento. 700 calorie sono tante, non mi svuoto l'intestino da 5 giorni, quanto sarò più grassa domani?
Alessia credeva soltanto di aver vinto. un goal poteva comunque significare qualcosa? non lo so, ora come ora non vale niente.
Lui, Lui sì che è forte. tanto forte.
non ce la può fare a vincere da sola.
insomma, apparentemente una giornata solo lievemente superiore alla altre in termini di calorie.
e invece, non è così. oggi Alessia è convinta di avere fatto goal contro il suo mostro.
perchè, per prima cosa, stamattina non si è pesata.
e poi ha perfino mangiato uno joghurt magro che forse sarebbe riuscita a buttare nel cesso e una mela che nessuno le ha chiesto di mangiare...ah, sì, e un caffè con il dietor a metà mattina.
Alessia sorride, si sente forte, più forte delle sue stesse ossessioni!
Ha fatto goal!!!! Alessia: 1 il mostro: 0
e crede di poter vincere.
poi si accorge che non è proprio così. si accorge che il mostro la tiene ben stretta e solo apparentemente la sta lasciando fare. capisce che lui ha una forza d'attacco irresistibile, roba da spararti dieci goal nello spazio di un minuto.
E quella vocina, che cos'è? "prendi un lassativo e liberati!"...eccolo, è lui, palla in area, pronto al tiro...
e che cos'è questo freddo? ha canottiera, maglia a maniche lunghe, felpa e maglione di lana, tutto addosso insieme, che sembra l'omino della michelin; eppure MUORE di freddo.
manco a dirlo, è ancora lui.
i difensori fanno quello che possono, ma questa come la fermano? possono solo incassare, evidentemente.
e poi il tormento. 700 calorie sono tante, non mi svuoto l'intestino da 5 giorni, quanto sarò più grassa domani?
Alessia credeva soltanto di aver vinto. un goal poteva comunque significare qualcosa? non lo so, ora come ora non vale niente.
Lui, Lui sì che è forte. tanto forte.
non ce la può fare a vincere da sola.
martedì 13 ottobre 2009
44,1 chili.
ieri sono andata a Trento per la visita medica...
la mattina c'era stato un temporale che aveva raffreddato moltissimo l'aria, il cielo era grigio e l'atmosfera pienamente autunnale...tirava forte il vento e, sì, faceva freddo.
sono scesa dalla macchina di mio padre stringendomi forte nel mio poncho traforato(e quindi praticamente inutile contro il vento) e nel mio doppio strato di maglie che però non bastava, non basta mai.
Ho sempre freddo, io. anche quando faccio di tutto per non darlo a vedere. perfino sotto le coperte rabbrividisco, devo tenere i calzini di lana nei piedi ed ho sempre le mani gelate, che fanno schifo a chi le stringe...sembrano le mani di un cadavere...guardo la gente intorno a me che si veste leggera e non se ne sta perennemente a rabbrividire...quando faceva un po' più caldo passavo ore con il maglione di lana sotto il sole, come una vecchia, a cercare di assorbire quanto più calore potevo perchè il mio corpo non ce la faceva a darmelo...
e dire che, da bambina, non mettevo mai una maglia, ed ero la più calorosa della famiglia...il mio cuore pompava forte ed io avevo sempre caldo...com'era tutto diverso da ora...
Sono arrivata all'ospedale con un po' di anticipo, così mio papà è andato al bar interno a prendersi un cappuccino e una brioche alla crema...io ovviamente non ho toccato nulla. lo guardavo mangiare, osservavo le sue mascelle muoversi, sentivo il profumo della crema, così caldo ed invitante, dentro le mie narici. ma non ho desiderato neppure per un istante di essere al suo posto.
Sulla visita, nulla da dire. mi hanno fatta spogliare(sgranando gli occhi di fronte ai molteplici strati di vestiti che mi ricoprivano) e mi hanno misurato peso, altezza, pressione...i battiti me li hanno dovuti prendere più volte e ogni volta sbagliavano perchè ero agitata e lì sul quel lettino stavo rabbrividendo...e poi mi hanno riempita di domande...
domande domande domande...
e, per ora, nessuna risposta...
ora devo aspettare i risultati delle analisi, fra una settimana, e la prossima visita l'avrò il 26 ottobre...
intanto la situazione è stabile, è un bel po' di giorni che non dimagrisco più e rimango ferma a 44,1...ieri sono stata sulle 500 calorie, ed anche oggi credo che se tutto va bene non supererò le 600...però devono essere ancora un po' troppe, perchè veramente non dimagrisco più...
ad essere sincera, ora non ho molta fretta.
44 chili, anche se dovessi impiegarci un mese per arrivare ai 43 mi andrebbe pure bene.
l'importante è arrivare.
o forse, nemmeno quello.
per ora conta solo sopravvivere.
ieri sono andata a Trento per la visita medica...
la mattina c'era stato un temporale che aveva raffreddato moltissimo l'aria, il cielo era grigio e l'atmosfera pienamente autunnale...tirava forte il vento e, sì, faceva freddo.
sono scesa dalla macchina di mio padre stringendomi forte nel mio poncho traforato(e quindi praticamente inutile contro il vento) e nel mio doppio strato di maglie che però non bastava, non basta mai.
Ho sempre freddo, io. anche quando faccio di tutto per non darlo a vedere. perfino sotto le coperte rabbrividisco, devo tenere i calzini di lana nei piedi ed ho sempre le mani gelate, che fanno schifo a chi le stringe...sembrano le mani di un cadavere...guardo la gente intorno a me che si veste leggera e non se ne sta perennemente a rabbrividire...quando faceva un po' più caldo passavo ore con il maglione di lana sotto il sole, come una vecchia, a cercare di assorbire quanto più calore potevo perchè il mio corpo non ce la faceva a darmelo...
e dire che, da bambina, non mettevo mai una maglia, ed ero la più calorosa della famiglia...il mio cuore pompava forte ed io avevo sempre caldo...com'era tutto diverso da ora...
Sono arrivata all'ospedale con un po' di anticipo, così mio papà è andato al bar interno a prendersi un cappuccino e una brioche alla crema...io ovviamente non ho toccato nulla. lo guardavo mangiare, osservavo le sue mascelle muoversi, sentivo il profumo della crema, così caldo ed invitante, dentro le mie narici. ma non ho desiderato neppure per un istante di essere al suo posto.
Sulla visita, nulla da dire. mi hanno fatta spogliare(sgranando gli occhi di fronte ai molteplici strati di vestiti che mi ricoprivano) e mi hanno misurato peso, altezza, pressione...i battiti me li hanno dovuti prendere più volte e ogni volta sbagliavano perchè ero agitata e lì sul quel lettino stavo rabbrividendo...e poi mi hanno riempita di domande...
domande domande domande...
e, per ora, nessuna risposta...
ora devo aspettare i risultati delle analisi, fra una settimana, e la prossima visita l'avrò il 26 ottobre...
intanto la situazione è stabile, è un bel po' di giorni che non dimagrisco più e rimango ferma a 44,1...ieri sono stata sulle 500 calorie, ed anche oggi credo che se tutto va bene non supererò le 600...però devono essere ancora un po' troppe, perchè veramente non dimagrisco più...
ad essere sincera, ora non ho molta fretta.
44 chili, anche se dovessi impiegarci un mese per arrivare ai 43 mi andrebbe pure bene.
l'importante è arrivare.
o forse, nemmeno quello.
per ora conta solo sopravvivere.
domenica 11 ottobre 2009
dunque.
facciamo il punto.
ieri ho chiuso la giornata con 400 calorie...
e stamattina, pensate un po', mi sono ritrovata con mezzo chilo in meno!!! O___O (ancora mi chiedo come sia stato possibile...)
ad ogni modo, si tratta di un risultato effimero...perchè solo dopo il pranzo sono già a 400 calorie...e quindi entro domani l'avrò ripreso con gli interessi....la domenica mi ingozzano sempre come un porcellino... :(
ma, stamattina, pesavo 43,4 chili.
43,4 chili...
che notte, questa. che notte dolce. rigirarsi piano tra le coperte soffici, e pensare a me stessa, alla visita che devo fare domani, a quanto mi avrebbero ingozzata oggi, ma con una tristezza che non faceva male...e poi pensare all'inverno e alla primavera lontani, al caffè di ieri sera, ai vestiti e agli alberi...
e poi restare a letto fino alle dieci perchè il mio corpo era sfinito e mi faceva male...
è stato tutto così attutito, così bello...
solo che al risveglio mia mamma mi ha costretta a bere un bicchiere di succo.
allora, la magia si è rotta, e le lacrime hanno ripreso a scendere.
rabbrividendo ho gettato via le coperte, e la lotta contro l'inferno è ricominciata.
domani ho la visita, penso, domani mi salveranno.
"no, Leda, non ti salveranno. che cosa vuoi che facciano? domani sarai grassa, perchè oggi ti sei fatta ingozzare. non peserai più 43 chili e mezzo, non avrai più un bel 17 tondo e liscio come BMI. domani sarai più balena di oggi. e nessuno ti potrà nè ti vorrà aiutare. pensa piuttosto a come puoi cavartela, a come puoi attraversare l'inferno fino a domani...ci sarà pure un trucco, un modo. un modo per dimagrire ancora...".
ascolto la Voce e penso che ha ragione.
la dolcezza di questa notte era solo un sogno...perchè la vita è straordinariamente cruda. e i guerrieri non possono mai permettersi di deporre le armi.
facciamo il punto.
ieri ho chiuso la giornata con 400 calorie...
e stamattina, pensate un po', mi sono ritrovata con mezzo chilo in meno!!! O___O (ancora mi chiedo come sia stato possibile...)
ad ogni modo, si tratta di un risultato effimero...perchè solo dopo il pranzo sono già a 400 calorie...e quindi entro domani l'avrò ripreso con gli interessi....la domenica mi ingozzano sempre come un porcellino... :(
ma, stamattina, pesavo 43,4 chili.
43,4 chili...
che notte, questa. che notte dolce. rigirarsi piano tra le coperte soffici, e pensare a me stessa, alla visita che devo fare domani, a quanto mi avrebbero ingozzata oggi, ma con una tristezza che non faceva male...e poi pensare all'inverno e alla primavera lontani, al caffè di ieri sera, ai vestiti e agli alberi...
e poi restare a letto fino alle dieci perchè il mio corpo era sfinito e mi faceva male...
è stato tutto così attutito, così bello...
solo che al risveglio mia mamma mi ha costretta a bere un bicchiere di succo.
allora, la magia si è rotta, e le lacrime hanno ripreso a scendere.
rabbrividendo ho gettato via le coperte, e la lotta contro l'inferno è ricominciata.
domani ho la visita, penso, domani mi salveranno.
"no, Leda, non ti salveranno. che cosa vuoi che facciano? domani sarai grassa, perchè oggi ti sei fatta ingozzare. non peserai più 43 chili e mezzo, non avrai più un bel 17 tondo e liscio come BMI. domani sarai più balena di oggi. e nessuno ti potrà nè ti vorrà aiutare. pensa piuttosto a come puoi cavartela, a come puoi attraversare l'inferno fino a domani...ci sarà pure un trucco, un modo. un modo per dimagrire ancora...".
ascolto la Voce e penso che ha ragione.
la dolcezza di questa notte era solo un sogno...perchè la vita è straordinariamente cruda. e i guerrieri non possono mai permettersi di deporre le armi.
sabato 10 ottobre 2009
-.-
400 calorie di caciucco di cui mi sarei tanto volentieri liberata.
ma non posso vomitare.
e non devo.
devo lottare per tenermi tutto dentro. devo avere forza.
il dolore allo stomaco sta gradualmente passando, devo solo avere pazienza...
mi hanno anticipato la visita a lunedì, nonostante non abbia ancora i risultati delle analisi, quindi sono un po' più tranquilla...
ora devo prepararmi per andare a scout, quindi vi lascio...
però, è strano quanto sia diventata bugiarda. e spergiura. io che ero l'immagine della sincerità...
strano, strano davvero; o forse non più di tanto.
mi sono abbrutita. passerò un'altro sabato sera da sola, non esco mai con nessuno...
uffa...
non è vita questa...
ma non è neanche morte...
è una cosa così, a metà, come quelle 400 calorie del pranzo...non riesco a digerirle ma non le vomito...
così è la vita. un casino colossale.
vabbè, adesso vado...
se non ci risentissimo...un bacione e buon week-end a tutte voi...con la speranza che sia più divertente del mio :)
ma non posso vomitare.
e non devo.
devo lottare per tenermi tutto dentro. devo avere forza.
il dolore allo stomaco sta gradualmente passando, devo solo avere pazienza...
mi hanno anticipato la visita a lunedì, nonostante non abbia ancora i risultati delle analisi, quindi sono un po' più tranquilla...
ora devo prepararmi per andare a scout, quindi vi lascio...
però, è strano quanto sia diventata bugiarda. e spergiura. io che ero l'immagine della sincerità...
strano, strano davvero; o forse non più di tanto.
mi sono abbrutita. passerò un'altro sabato sera da sola, non esco mai con nessuno...
uffa...
non è vita questa...
ma non è neanche morte...
è una cosa così, a metà, come quelle 400 calorie del pranzo...non riesco a digerirle ma non le vomito...
così è la vita. un casino colossale.
vabbè, adesso vado...
se non ci risentissimo...un bacione e buon week-end a tutte voi...con la speranza che sia più divertente del mio :)
venerdì 9 ottobre 2009
dolore
non ho molta voglia di scrivere...
sono irritabile, triste, confusa.
sono stufa, stufa, stufa.
44,2 chili.
800 fottute calorie ingurgitate a forza oggi.
dolore.
dolore dei lassativi che ho preso ieri che mi hanno tenuta al bagno per metà notte.
dolore delle litigate con mia madre.
dolore dolore dolore.
non c'è altro da dire.
sono irritabile, triste, confusa.
sono stufa, stufa, stufa.
44,2 chili.
800 fottute calorie ingurgitate a forza oggi.
dolore.
dolore dei lassativi che ho preso ieri che mi hanno tenuta al bagno per metà notte.
dolore delle litigate con mia madre.
dolore dolore dolore.
non c'è altro da dire.
giovedì 8 ottobre 2009
soli, io e il mostro
i risultati delle analisi li avrò il 20...
e intanto, che faccio?
è troppo, troppo lontano...
come resisto?
come arrivo a domani?
e a dopodomani, senza perdermi e senza impazzire?
oggi chiudo la giornata con 700 enormi, strabordanti e confuse calorie...
a colazione, un tè con dolcificante e 3 biscotti secchi...
ho lasciato che l'autobus mi portasse una fermata dopo per poi farmi quella piccola porzione di tragitto a piedi...e poi dopo scuola mi sono fatta a piedi tutti i 4 chilometri del ritorno...
misero tentativo di attività fisica...poco più di 100 calorie consumate...
a pranzo, un piatto di riso al sugo di pomodoro.
l'ho mangiato fremendo, tentando di dominarmi, di farmi forza, ma appena finito di mangiare ho cominciato a piangere e a gridare e a sparare cattiverie contro i miei nonni...non riuscivo a smettere, l'angoscia mi aveva invasa e non sapevo più che cosa fare...
ero fuori di me...
piangevo, piangevo. riempivo fazzoletti e fazzoletti di lacrime.
poi mi sono alzata e sono corsa a prendere il lassativo. doppia dose. per ora non mi sembra neanche di averlo preso, non sto male, ma speriamo bene.
ho mandato messaggi a raffica in giro, mi sentivo soffocare, così terribilmente sola e smarrita...
le analisi sono lontane, l'ambiente rassicurante del centro è lontano, quelle tabelle che tanto desidero vedere perchè, finalmente, avrei un punto di partenza, una conoscenza, una rassicurazione, è tutto così lontano...
e io sono così sola...
ho paura, ho sempre paura. paura del cibo e di me stessa. paura del domani. paura perchè non so più quanto peso (44 kg?44 e mezzo?45?). paura perchè navigo nell'incertezza e nell'inquietudine e non so che cosa fare.
soffro.
veramente soffro.
a cena me la sono cavata con pesce e pomodori sconditi con una mela...
ma non è questo il punto...
domani mattina litigherò con mia mamma per la colazione...e, a scuola, starò sul banco a contorcermi per i dolori che il lassativo mi procurerà, e dovrò chiedere in tono supplichevole ai prof di lasciarmi andare in bagno...
e a pranzo, piangerò di nuovo.
così come a cena.
piangerò sempre.
e nessuno sarà lì ad aiutarmi.
a volte vorrei quasi che mi ricoverassero...al ricovero sei al sicuro...al ricovero c'è una motivazione forte...e un sostegno sicuro...
invece qui non so nemmeno più se sto provando a guarire o se sto continuando a scendere nelle fauci del mostro, come lo chiama mia madre...quel mostro che s'è preso la sua bambina... che è diventato la sua bambina. capisco la sua frustrazione: lei non può ucciderlo, questo essere, perchè così facendo ucciderebbe me.
a volte vorrei veramente essere al ricovero e non vedere queste facce tese e questi volti che piangono.
io e il mostro, il mostro ed io. faccia a faccia.
SOLI.
e intanto, che faccio?
è troppo, troppo lontano...
come resisto?
come arrivo a domani?
e a dopodomani, senza perdermi e senza impazzire?
oggi chiudo la giornata con 700 enormi, strabordanti e confuse calorie...
a colazione, un tè con dolcificante e 3 biscotti secchi...
ho lasciato che l'autobus mi portasse una fermata dopo per poi farmi quella piccola porzione di tragitto a piedi...e poi dopo scuola mi sono fatta a piedi tutti i 4 chilometri del ritorno...
misero tentativo di attività fisica...poco più di 100 calorie consumate...
a pranzo, un piatto di riso al sugo di pomodoro.
l'ho mangiato fremendo, tentando di dominarmi, di farmi forza, ma appena finito di mangiare ho cominciato a piangere e a gridare e a sparare cattiverie contro i miei nonni...non riuscivo a smettere, l'angoscia mi aveva invasa e non sapevo più che cosa fare...
ero fuori di me...
piangevo, piangevo. riempivo fazzoletti e fazzoletti di lacrime.
poi mi sono alzata e sono corsa a prendere il lassativo. doppia dose. per ora non mi sembra neanche di averlo preso, non sto male, ma speriamo bene.
ho mandato messaggi a raffica in giro, mi sentivo soffocare, così terribilmente sola e smarrita...
le analisi sono lontane, l'ambiente rassicurante del centro è lontano, quelle tabelle che tanto desidero vedere perchè, finalmente, avrei un punto di partenza, una conoscenza, una rassicurazione, è tutto così lontano...
e io sono così sola...
ho paura, ho sempre paura. paura del cibo e di me stessa. paura del domani. paura perchè non so più quanto peso (44 kg?44 e mezzo?45?). paura perchè navigo nell'incertezza e nell'inquietudine e non so che cosa fare.
soffro.
veramente soffro.
a cena me la sono cavata con pesce e pomodori sconditi con una mela...
ma non è questo il punto...
domani mattina litigherò con mia mamma per la colazione...e, a scuola, starò sul banco a contorcermi per i dolori che il lassativo mi procurerà, e dovrò chiedere in tono supplichevole ai prof di lasciarmi andare in bagno...
e a pranzo, piangerò di nuovo.
così come a cena.
piangerò sempre.
e nessuno sarà lì ad aiutarmi.
a volte vorrei quasi che mi ricoverassero...al ricovero sei al sicuro...al ricovero c'è una motivazione forte...e un sostegno sicuro...
invece qui non so nemmeno più se sto provando a guarire o se sto continuando a scendere nelle fauci del mostro, come lo chiama mia madre...quel mostro che s'è preso la sua bambina... che è diventato la sua bambina. capisco la sua frustrazione: lei non può ucciderlo, questo essere, perchè così facendo ucciderebbe me.
a volte vorrei veramente essere al ricovero e non vedere queste facce tese e questi volti che piangono.
io e il mostro, il mostro ed io. faccia a faccia.
SOLI.
mercoledì 7 ottobre 2009
analisi
ciao a tutte...
ieri sono stata dal medico, ma non ho molta voglia di raccontare...
in fondo, apparte sparare cavolate, non ha fatto che prescrivermi esami...
stamattina presto, sono andata all'ospedale.
la bilancia dice che peso 44 chili, ma so che la sua voce è ingannevole... non si può perdere un chilo in tre giorni. non con 600 calorie al giorno. non con tutto quello che mangio io.
in sala prelievi, normale procedura: mi hanno fatta sdraiare su un lettino, hanno fissato un laccio emostatico che dava fastidio, un ago e, zac!, nella vena.
l'infermiera e mio nonno che mi accompagnava erano tutti lì a dire di non agitarmi, di non guardare l'ago, a chiedermi se sentivo male. io avrei voluto dir loro: - ma come può una che è arrivata ad un passo dal tagliarsi le vene aver paura di un aghetto in vena, sentire male per una punturina al braccio?- sono gli altri, che si lamentano. quei ragazzini che proprio non sanno distinguere il lieve prurito di una punturina dal vero dolore. mi danno tremendamente sui nervi.
l'infermiera si lamentava perchè non versavo abbastanza sangue...non so, non veniva fuori. ci ho messo un po' a riempire tutte le fiale.
dopo il prelievo, tassative 120 calorie di merendina all'albicocca.
l'ho mangiata senza fiatare. qualche sacrificio, certe volte, bisogna pur farlo.
consegnato il campione di urina, su dritti in cardiologia.
odio la cardiologia. perchè io avevo una sorta di timore ossessivo, da piccola, di essere malata di cuore...solo perchè avevo il soffio e, ogni tanto, faceva male. un timore, quello per il mio cuore, che non mi ha mai del tutto abbandonata.
in cardiologia, tutto molto più semplice. mi hanno fatto l'elettrocardiogramma e cinque minuti dopo ho potuto leggere il risultato: BRACHICARDIA SINUSALE, 44 battiti al minuto, elettrocardiogramma normale.
niente di cui preoccuparsi, mi hanno detto, tutto a posto.
non mi preoccupo, infatti. ma un campanello suona nella mia mente: non era forse menzionata la brachicardia nei sintomi dell'anoressia nervosa? e il BMI, non doveva forse essere al di sotto del 17,5 per essere patologico? il mio è un misero 17,3. ma tra un po'ci siamo...
sudore freddo.
io sì, io no, io che cosa? io.
i risultati delle analisi del sangue tra 13 giorni. posso immaginare che razza di giorni saranno...
oggi a pranzo ho voluto essere condiscendente e ho mangiato un 60-70 grammi di riso, cotto con un po' di granulare e il sugo di peperoni, ma poi mi sono sentita male.
ho provato a vomitare, ma niente.
e così, prima di cena, sono già a 300 calorie. complimenti, Leda, complimenti!
ma la vita va avanti...
mio padre è a un passo dall'avere quella casa che tanto sognavamo...
stasera mia madre ed io andiamo a comprarci un paio di pantacollant, un paio di scarpe e una gonna(ormai non posso mettermi niente, solo i vecchi pantaloni di mia sorella quando aveva 11 anni...)...insieme a far compere, come non succedeva da un po'...
e domani torno a scuola...
la mia vita, eccola la mia vita...
ho pensato alle ragazze che vanno al ricovero...
ho pensato a tutte loro...
ma io non sono come loro, io non andrò al ricovero, la mia vita è mia, ho fatto tanto per fuggirle ma ora la voglio tutta per me, perchè la amo.
LA AMO.
martedì 6 ottobre 2009
lovetobebones, leggi per favore!!!
ciao tesoro...spero che leggerai il mio post, perchè non ho altri modi per farti arrivare il mio messaggio....
parlo anche a nome delle altre...NON RIUSCIAMO PIù A COMMENTARE IL TUO BLOG!!!!
ci dispiace un casino perchè così non possiamo farti sentire che ti siamo vicine, che ti sosteniamo...
ti prego leggi...e non pensare che non ti commentiamo per chissà quale ragione, sta tutto qui!!!
un bacione grande grande amore...spero di poterti ri-commentare presto :)
parlo anche a nome delle altre...NON RIUSCIAMO PIù A COMMENTARE IL TUO BLOG!!!!
ci dispiace un casino perchè così non possiamo farti sentire che ti siamo vicine, che ti sosteniamo...
ti prego leggi...e non pensare che non ti commentiamo per chissà quale ragione, sta tutto qui!!!
un bacione grande grande amore...spero di poterti ri-commentare presto :)
lunedì 5 ottobre 2009
45,2 chili
45,2 chili.
tanti. troppi.
BMI 17,7.
alto. troppo.
devo dimagrire.
sì,
devo, devo, devo dimagrire.
mi devo impegnare, cavolo. devo almeno fermarmi sui 45...magari 44 e mezzo...
ma...come faccio?
i miei mi fanno troppa pena....con quelle fottute faccine contrite che mi fanno quando non voglio mangiare...li odio...perchè mi fanno tutto questo?
perchè non mi lasciano in pace anzichè distruggermi in questo modo?
domani ho la visita dal medico...poi mi faranno quelle benedette analisi del sangue...le aspetto...
e intanto, che faccio?
sopravvivo.
sospesa tra un sette e mezzo di latino e una verifica di greco che sicuramente sarà andata male.
e non fraintendete, non è l' "anoressia" che mi provoca questo rendimento scadente...l'ho sempre avuto...in pagella la media del sette e mezzo tutti e due gli anni del ginnasio, mai qualcosa di più, mai.
sono così e basta.
oggi avremmo dovuto fare mezz'ora di corsa durante la lezione di ginnastica, ma la prof non me l'ha fatta fare, mi ha accompagnata dalla scuola allo stadio in macchina e ho pure preso l'ascensore...
mah...
la cosa si commenta da sola suppongo...
....come mi sento sola... ripenso a come sto scrivendo, a cosa sto scrivendo, son tutte parole buttate lì a casaccio senza nessun senso...
che sia impazzita?
ma che domande faccio, certo che sono pazza. sono pazza a far soffrire così tanto i miei amici e i miei genitori. sono pazza ed egoista, ecco che cosa sono. una schifosa egoista.
DA di oggi...
colazione: 1 vasetto di joghurt magro (65 calorie) + 1 fetta biscottata con la marmellata (105 calorie)
pranzo: una mela (100 calorie)
TOTALE [per ora, esclusa la cena ;-( ] ----> 270 calorie
considerato che, avendo saltato il pranzo, mi faranno strafogare a cena, sono decisamente troppe...per fortuna che sono andata a comprarmi una nuova confazione di lassativi...
sto attraversando una fase bulimica...
ho vomitato(o tentato di farlo) praticamente sempre negli ultimi giorni...
ma di sicuro è coi lassativi che mi trovo meglio...anche se ancora non sono convinta che funzionino...
dovrei almeno arivare a domani con questi 2 etti in meno, col 45 tondo tondo...ma è un'impresa impossibile...anche col lassativo...
ecco, tutto qui...
tutto qui quello che ho da dire...tutta qui la mia vita di adesso...
ERRO. in tutti e due i sensi della parola.
erro perchè vago e non so dove sto andando.
erro perchè sbaglio e persevero nei miei errori.
tanti. troppi.
BMI 17,7.
alto. troppo.
devo dimagrire.
sì,
devo, devo, devo dimagrire.
mi devo impegnare, cavolo. devo almeno fermarmi sui 45...magari 44 e mezzo...
ma...come faccio?
i miei mi fanno troppa pena....con quelle fottute faccine contrite che mi fanno quando non voglio mangiare...li odio...perchè mi fanno tutto questo?
perchè non mi lasciano in pace anzichè distruggermi in questo modo?
domani ho la visita dal medico...poi mi faranno quelle benedette analisi del sangue...le aspetto...
e intanto, che faccio?
sopravvivo.
sospesa tra un sette e mezzo di latino e una verifica di greco che sicuramente sarà andata male.
e non fraintendete, non è l' "anoressia" che mi provoca questo rendimento scadente...l'ho sempre avuto...in pagella la media del sette e mezzo tutti e due gli anni del ginnasio, mai qualcosa di più, mai.
sono così e basta.
oggi avremmo dovuto fare mezz'ora di corsa durante la lezione di ginnastica, ma la prof non me l'ha fatta fare, mi ha accompagnata dalla scuola allo stadio in macchina e ho pure preso l'ascensore...
mah...
la cosa si commenta da sola suppongo...
....come mi sento sola... ripenso a come sto scrivendo, a cosa sto scrivendo, son tutte parole buttate lì a casaccio senza nessun senso...
che sia impazzita?
ma che domande faccio, certo che sono pazza. sono pazza a far soffrire così tanto i miei amici e i miei genitori. sono pazza ed egoista, ecco che cosa sono. una schifosa egoista.
DA di oggi...
colazione: 1 vasetto di joghurt magro (65 calorie) + 1 fetta biscottata con la marmellata (105 calorie)
pranzo: una mela (100 calorie)
TOTALE [per ora, esclusa la cena ;-( ] ----> 270 calorie
considerato che, avendo saltato il pranzo, mi faranno strafogare a cena, sono decisamente troppe...per fortuna che sono andata a comprarmi una nuova confazione di lassativi...
sto attraversando una fase bulimica...
ho vomitato(o tentato di farlo) praticamente sempre negli ultimi giorni...
ma di sicuro è coi lassativi che mi trovo meglio...anche se ancora non sono convinta che funzionino...
dovrei almeno arivare a domani con questi 2 etti in meno, col 45 tondo tondo...ma è un'impresa impossibile...anche col lassativo...
ecco, tutto qui...
tutto qui quello che ho da dire...tutta qui la mia vita di adesso...
ERRO. in tutti e due i sensi della parola.
erro perchè vago e non so dove sto andando.
erro perchè sbaglio e persevero nei miei errori.
venerdì 2 ottobre 2009
appuntamento...sorriso...
ciao tesorini miei...
forse vi potrò sembrare un po' pessimista, perchè adesso sono molto triste, nervosa ed abbattuta: mia mamma mi ha costretta a mangiare un piattone di insalata di riso...saranno state 1000 calorie di insalata di riso...così oggi sono a 1100...
e non sono riuscita a vomitarla...cavolo...non mi riesce più...
tutto questo è profondamente ingiusto...
mi ingozzano come un tacchino e pure mi insultano...
mi sento abbacchiata....per fortuna che...beh...oggi una piccola nota positiva c'è stata.
il colloquio è andato bene...molto meglio di quello che mi sarei aspettata...
la signora con cui ho parlato (non so chi sia) è stata veramente molto simpatica e disponibile...
anche se ci ho fatto una figura di merda quando mi ha misurato l'altezza e ha detto: - 1 e 59,5 - e io: -no, dai, non è possibile...posso riprovare, per favore?-
ho riprovato e lei mi ha detto: - no, dai, sei alta un metro e 60-. ho gioito come una bambina. e stessa cosa quando lei mi ha detto che peso 45 chili. ho spalancato la bocca in un sorriso grande grande, non avrei voluto ma non riuscivo a fare a meno di sorridere, lei mi ha guardata e mi ha chiesto se mi sembrava una bella cosa. ho ammesso di sì.
però credo che anche sui 45 chili mi abbia ingannata.
peserò sicuramente di più...dopo questa fottutissima insalata di riso, poi...45 chili, maddai!
troppo bello sarebbe...
abbiamo parlato tanto. io ho anche pianto, più volte. mi sono scaricata di tante cose.
e non ho avuto paura...per una volta, non ho avuto paura...
dalle domande che mi ha fatto, capivo che stava cercando di inquadrarmi in una patologia... tutte le domande, da quanti mesi non ho un ciclo mestruale decente, se vomito o preferisco restringere...lo sapevo dove mirava, era tutto parte di un film già visto...non sono una sprovveduta, capivo che stavo mettendo le cose a mio sfavore, da come rispondevo, capivo che la stavo avvicinando sempre di più ad una diagnosi...a quella diagnosi...
ma, sinceramente, non mi importava...
era un'altra, fuori di me, che le rispondeva...
mi ha mandata a fare gli esami del sangue...
mia mamma, in ogni caso, non sopporta l'idea che sia andata a rivolgermi ad un centro per chiedere aiuto...non vi sembra strano? UNA MADRE CHE NON SOPPORTA CHE CI SIA QUALCUNO CHE STA CERCANDO DI AIUTARE LA FIGLIA.
e mi rifila il suo, di aiuto: 1000 calorie sicure di insalata di riso.
grazie, mamma.
non vedo l'ora di andare a fare questi esami...perchè poi tornerò a Trento, farò una visita dal pediatra, una dal dietologo e una dallo psichiatra, e poi avrò questa benedetta diagnosi...
ho proprio bisogno della diagnosi....
ho bisogno che questo fantasma etereo si faccia concreto...e acquisti un nome, un volto.
ne ho proprio un gran bisogno.
comunque sia, mi sono trovata bene. e, finchè non sono tornata a casa a mangiare quell'orribile insalata di riso, sono stata felice. serena, finalmente. intenzionata a farmi avanti, sì, a darmi da fare.
ma una cosa è dire, e concretizzare un proposito...beh, è un'altra faccenda.
sono tanto stupida...
una bambina immatura...
una cretina...
il mio stomaco gorgoglia soddisfatto, ed io lo schifo.
ma mi tocca lasciarlo in pace...gorgoglia come un gattino che fa le fusa...
almeno lui è contento, almeno lui...
non mi hanno riso in faccia, al centro, alla fine.
mi hanno reputata magra anche loro.
il che è veramente strano, non trovate? io si.
c'era una ragazza in sala d'attesa, che era più grassa di me.
cioè, io non ho occhio per le taglie, ma era più grassa di me.
e ho pensato: - che ci fa questa qui?-
subito dopo: - e io? che ci faccio qui io?-
ma ho capito che cosa ci faccio lì. lì posso piangere. posso vivere.
posso parlare delle mie ossessioni ed ho la licenza di sentirmi pazza. perchè lì nessuno mi considera tale.
oh, sì, seduta sulla sedia di quello studio ho sentito che quell'appuntamento non era una condanna, ma un premio. e mi sono sentita piena piena di voglia di vivere.
adesso aspetto con ansia che mi facciano le analisi...
e...lo so che è brutto dirlo, ragazze, ma spero davvero di avere un DCA. così poi potrò "guarire". così non mi lasceranno sola come in questa sera passata tra cibo ingoiato a forza, tentativi di vomito, lacrime e ingiurie...
e forse, un giorno...chissà...un giorno di novembre...uscirò nella neve...
come un anno fa...
la neve si poserà sulle mie ciglia bagnate di lacrime, proprio come un anno fa...
ma stavolta le mie braccia non saranno più sanguinanti...il mio cuore non sarà più così greve....e le lacrime, beh, saranno soltanto di gioia...
dipende tutto da quelle analisi...
e da quanto riuscirò a resistere prima che quelli del centro dicano ai miei genitori che ingozzare una figlia come un tacchino è comunque sbagliato...
ho bisogno di sentire un nome, uno soltanto...
e non ve lo nascondo, spero tanto che quel nome sia: "anoressia".
perchè se verrà detto, quel nome cesserà di essere un grumo oscuro, e diventerà un nome soltanto, una concatenazione di suponi vibranti nell'aria, e nulla di più.
se qualcuno pronuncerà quel nome, finalmente, tutto questo lungo capitolo della mia vita avrà la sua parola "fine".
ed io potrò volare.
forse vi potrò sembrare un po' pessimista, perchè adesso sono molto triste, nervosa ed abbattuta: mia mamma mi ha costretta a mangiare un piattone di insalata di riso...saranno state 1000 calorie di insalata di riso...così oggi sono a 1100...
e non sono riuscita a vomitarla...cavolo...non mi riesce più...
tutto questo è profondamente ingiusto...
mi ingozzano come un tacchino e pure mi insultano...
mi sento abbacchiata....per fortuna che...beh...oggi una piccola nota positiva c'è stata.
il colloquio è andato bene...molto meglio di quello che mi sarei aspettata...
la signora con cui ho parlato (non so chi sia) è stata veramente molto simpatica e disponibile...
anche se ci ho fatto una figura di merda quando mi ha misurato l'altezza e ha detto: - 1 e 59,5 - e io: -no, dai, non è possibile...posso riprovare, per favore?-
ho riprovato e lei mi ha detto: - no, dai, sei alta un metro e 60-. ho gioito come una bambina. e stessa cosa quando lei mi ha detto che peso 45 chili. ho spalancato la bocca in un sorriso grande grande, non avrei voluto ma non riuscivo a fare a meno di sorridere, lei mi ha guardata e mi ha chiesto se mi sembrava una bella cosa. ho ammesso di sì.
però credo che anche sui 45 chili mi abbia ingannata.
peserò sicuramente di più...dopo questa fottutissima insalata di riso, poi...45 chili, maddai!
troppo bello sarebbe...
abbiamo parlato tanto. io ho anche pianto, più volte. mi sono scaricata di tante cose.
e non ho avuto paura...per una volta, non ho avuto paura...
dalle domande che mi ha fatto, capivo che stava cercando di inquadrarmi in una patologia... tutte le domande, da quanti mesi non ho un ciclo mestruale decente, se vomito o preferisco restringere...lo sapevo dove mirava, era tutto parte di un film già visto...non sono una sprovveduta, capivo che stavo mettendo le cose a mio sfavore, da come rispondevo, capivo che la stavo avvicinando sempre di più ad una diagnosi...a quella diagnosi...
ma, sinceramente, non mi importava...
era un'altra, fuori di me, che le rispondeva...
mi ha mandata a fare gli esami del sangue...
mia mamma, in ogni caso, non sopporta l'idea che sia andata a rivolgermi ad un centro per chiedere aiuto...non vi sembra strano? UNA MADRE CHE NON SOPPORTA CHE CI SIA QUALCUNO CHE STA CERCANDO DI AIUTARE LA FIGLIA.
e mi rifila il suo, di aiuto: 1000 calorie sicure di insalata di riso.
grazie, mamma.
non vedo l'ora di andare a fare questi esami...perchè poi tornerò a Trento, farò una visita dal pediatra, una dal dietologo e una dallo psichiatra, e poi avrò questa benedetta diagnosi...
ho proprio bisogno della diagnosi....
ho bisogno che questo fantasma etereo si faccia concreto...e acquisti un nome, un volto.
ne ho proprio un gran bisogno.
comunque sia, mi sono trovata bene. e, finchè non sono tornata a casa a mangiare quell'orribile insalata di riso, sono stata felice. serena, finalmente. intenzionata a farmi avanti, sì, a darmi da fare.
ma una cosa è dire, e concretizzare un proposito...beh, è un'altra faccenda.
sono tanto stupida...
una bambina immatura...
una cretina...
il mio stomaco gorgoglia soddisfatto, ed io lo schifo.
ma mi tocca lasciarlo in pace...gorgoglia come un gattino che fa le fusa...
almeno lui è contento, almeno lui...
non mi hanno riso in faccia, al centro, alla fine.
mi hanno reputata magra anche loro.
il che è veramente strano, non trovate? io si.
c'era una ragazza in sala d'attesa, che era più grassa di me.
cioè, io non ho occhio per le taglie, ma era più grassa di me.
e ho pensato: - che ci fa questa qui?-
subito dopo: - e io? che ci faccio qui io?-
ma ho capito che cosa ci faccio lì. lì posso piangere. posso vivere.
posso parlare delle mie ossessioni ed ho la licenza di sentirmi pazza. perchè lì nessuno mi considera tale.
oh, sì, seduta sulla sedia di quello studio ho sentito che quell'appuntamento non era una condanna, ma un premio. e mi sono sentita piena piena di voglia di vivere.
adesso aspetto con ansia che mi facciano le analisi...
e...lo so che è brutto dirlo, ragazze, ma spero davvero di avere un DCA. così poi potrò "guarire". così non mi lasceranno sola come in questa sera passata tra cibo ingoiato a forza, tentativi di vomito, lacrime e ingiurie...
e forse, un giorno...chissà...un giorno di novembre...uscirò nella neve...
come un anno fa...
la neve si poserà sulle mie ciglia bagnate di lacrime, proprio come un anno fa...
ma stavolta le mie braccia non saranno più sanguinanti...il mio cuore non sarà più così greve....e le lacrime, beh, saranno soltanto di gioia...
dipende tutto da quelle analisi...
e da quanto riuscirò a resistere prima che quelli del centro dicano ai miei genitori che ingozzare una figlia come un tacchino è comunque sbagliato...
ho bisogno di sentire un nome, uno soltanto...
e non ve lo nascondo, spero tanto che quel nome sia: "anoressia".
perchè se verrà detto, quel nome cesserà di essere un grumo oscuro, e diventerà un nome soltanto, una concatenazione di suponi vibranti nell'aria, e nulla di più.
se qualcuno pronuncerà quel nome, finalmente, tutto questo lungo capitolo della mia vita avrà la sua parola "fine".
ed io potrò volare.
giovedì 1 ottobre 2009
aiutoooooo!!!
domani ho il mio primo appuntamento al centro per DCA di Trento....
ommammamiachefifa...
mi rideranno in faccia...e poi non ho bisogno di andare...adesso sto un po' meglio di prima....
o dio mio....
ho una paura che mi scava la pancia....
e dire che avevo aspettato a lungo questo giorno, in quei pomeriggi così pieni di lacrime e dolore...e ora...vorrei tenermi questa caduca felicità...vorrei che domani non venisse mai...
ommammamiachefifa...
mi rideranno in faccia...e poi non ho bisogno di andare...adesso sto un po' meglio di prima....
o dio mio....
ho una paura che mi scava la pancia....
e dire che avevo aspettato a lungo questo giorno, in quei pomeriggi così pieni di lacrime e dolore...e ora...vorrei tenermi questa caduca felicità...vorrei che domani non venisse mai...
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