quando stai dentro ad un tunnel non la vedi l'uscita. lampi, stridii, paura: distruzione e autodistruzione, è lo stesso, tutto perso in quella nebbia gelata che confonde i sensi. ma io so che un'uscita da questo tunnel C'é. ho scritto della mia caduta, ora voglio scrivere della mia ricerca. della mia speranza. benvenuti nel mio blog.
martedì 20 ottobre 2009
4.30 di notte, la cagnolina guaisce da far pietà e nessuno si muove, nessuno fa niente.
sbuffo, mi alzo, crepo di freddo. Apro la porta della cucina e lei mi viene incontro scodinzolando, ma ha cosparso di vomito tutto il pavimento. Mi preoccupo. L'accarezzo, lei va a dormire sul divano, io torno a letto con l'odore del vomito nelle narici. Poverina. non sta bene nemmeno lei.
due ore dopo. coraggio, Alessia, che è ora di alzarsi. no, adesso no, non ti ricordi che oggi si entra un'ora dopo? fammi dormire ancora un pochino, te ne prego...
galleggio tra i deliranti sogni della mattina, penso ad oggi che se sarò brava riuscirò a saltare il pranzo senza che i miei se ne accorgano.
passano trenta minuti, mi alzo da quel letto, mi vesto. infilo i pantacollant neri, la gonna nuova, grigia di lana con i pom-pom. rimiro le mie gambone nello specchio. per un'attimo, la loro vista non mi da fastidio.
colazione: un vasetto di joghurt magro mangiato quasi per intero, un biscotto oro saiwa gettato nel cesso anzichè in bocca. tanto, non è che cambi molto.
esco. freddo.
scuola. noia.
mi consegnano la prova di tedesco: 4.
lacrime.
un taglio consumato inginocchiata contro il calorifero del bagno, guardando il corridoio vuoto e sentendomi una pirla.
non potrò dire a mia madre del brutto voto.
non potrò giustificarmi in alcun modo.
13,10. esco nell'aria che sa di nuvole.
volevo tornare a casa a piedi per bruciare calorie, ma purtroppo è venuto mio padre a prendermi in macchina. nel pomeriggio abbiamo la visita dalla dietologa.
mi accompagna a casa e mi dice: -và su e mangia! io ti aspetto-.
vado su, non mangio.
scendo.
il giochetto non è riuscito. lui sa che non ho pranzato. gliel'hanno detto.
urliamo.
mi infilo in macchina, sempre urlando, di mangiare non ne voglio sapere. andiamo a Trento, piuttosto, che siamo in ritardo.
durante il viaggio, mio padre mi dice tante cattiverie. mi offende, mi maledice.
sprizza rabbia da tutti i pori, quasi follia, quasi odio.
le sue parole mi passano sopra come vapore, perdono consistenza, svaniscono. penso ad altro.
odiatemi pure, che me lo merito.
ore 15. entro dalla dietologa.
una signora simpatica.
ridiamo persino, è gentile.
mi dice che, anche se non in via definitiva, ho una diagnosi.
finalmente, una diagnosi. da confermare, forse da smentire, da precisare meglio, ma...
ANORESSIA
ecco, ci siamo, me l'ha detto.
me l'ha detto.
-ma io...io NON SONO ANORESSICA- sento la mia voce che dice - io...io non sono abbastanza magra! io ho il cuore normale! io non ho mai avuto un calo di zuccheri in...in tutta la vita! no, non sono magra, e poi io MANGIO, io MANGIO! e la ciccia, dove la mettiamo la ciccia, guarda- gemo, dandomi una pacca sulle cosce - guarda quanto grassa sono...io non sono anoressica, sono solo una bambina viziata...-
piango. da dove mi sono uscite queste parole?
non speravo forse che mi dicessero che sono anoressica?
non lo speravo?
perchè allora non riesco a capacitarmene? perchè, diamine?
la dietologa mi guarda.
mi dice che l'anoressia sta dentro, non fuori.
mi dice che sono state diagnosticate anoressiche anche ragazze più "robuste" di me.
ma io non credo. io ho paura. ho paura del cibo e del futuro.
ho paura anche di lei, lei che è tanto buona e gentile, eppure tanto cattiva....lei che vorrà certamente farmi ingrassare.
non è vero niente che peso 43 chili. 44 peso.
44, sicuro. troppo.
saluto, esco.
ho tanta paura.
in sala d'attesa, una ragazza con i capelli nerissimi mi punta gli occhi addosso per un brevissimo istante. la spio. mi accende uno strano sentimento nel cuore.
è magra, ma non eccessivamente, mi sembra. o forse sono io che non riesco più a classificare le fisionomie.
sarà più magra o più grassa di me? e quell'altra ragazza che esce adesso, che saluta la "mia" dietologa e la "mia" neuropsichiatra con familiarità, come di chi conosce qualcuno da tanto tempo, e cammina con le punte dei piedi all'indentro? è più magra o più grassa di me, quella?
chissà se anche loro mi guardano di sottecchi pensando la stessa cosa.
me ne vado con le fotografie dei loro corpi negli occhi. e stranamente non ricordo i visi.
a cena 300 calorie di minestrone, ma vanno pure bene, tanto chiudo la giornata con meno di 400.
mi sento una merda.
mi sento strana.
mi sento...cazzo, non so dire come mi sento.
domani vogliono portarmi in pizzeria per il compleanno di mia mamma. vuol dire che domani supererò le mille calorie, di sicuro.
calmati un pochino, Alessia, non pensare al domani. l'oggi è già tanto duro, non angustiarti di più del necessario.
lascia che la notte ti ricopra con la sua nube nerogrigiastra.
e sogna di volare via.
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Purtroppo ti capisco,
RispondiEliminapurtroppo so quello che provi,
purtroppo leggendoti,rivedo me stessa....
Cambia il nome,o forse l'età,ma non quello che proviamo,quello che vorremmo essere e che non siamo,quello che stiamo diventando e che gli altri non vedono.......
Non so dire altro,scusami!!!
ciao leda...
RispondiEliminaqll che t ha detto la dietologa è da leggere fra le righe--> "E' dentro, non fuori." Vero: una può pesare 30 Kg ma per altri motivi e non essere etichettata anoressica ma denutrita, (pensa x un secondo ai bambini denutriti o ad una malata di cancro) perchè? perchè In quei casi non c'è la volontà e l'ossessione tipiche dell'anoressia nervosa. Stesso discorso vale per l'anoressia primaria (dovuta ad altre cause inconsapevoli, ma quella è la perdita involontaria d'appetito. Per cause psicologiche come la depressione o per cause fisiologiche.)
E paradossalmente può essere anoressica anche una ragazza di 50-60 kg se vive di poche calorie e ha perso 10,20, magari anche 30 kg (persino negli obesi si può osservare un fenomeno analogo...persone di 100-120 kg che hanno un comportamento analogo a ragazze di 40-30 kg e mangiano solo mele e lattuga--->Anoressia anche per loro? No, perchè il loro peso non è neppure lontanamente considerabile sottopeso. Comportamento anoressico...Stesse cose, stessi danni: carenze, sottoalimentazione, deperimento. Non così evidente e notevole come per gli altri casi.)
E'esattamente quello che succede alle pro-ana, con la grossa differenza che però partendo da un peso già abbastanza normale o basso poi sfocia nella vera e propria sintomatologia fisica.
Ci sono passata anch'io e ricordo il mio sgomento e l'incredulità... 50 Kg, alimentariste.dicono che mangio troppo poco, che stò sfociando nell'anoressia; non ci credo: sono troppo grassa ancora, e tuttosommato mangio...--> 7 mesi dopo mi rivedono: 16 Kg in meno, amenorrea, lanugo, bradicardia...e le loro facce deluse...
Sono passaggi inevitabili:
dietologa, prime avvisaglie, perseveramento del comportamento, supposizioni, diagnosi, amenorrea, sottopeso consistente...poi? Caso conclamato, sottopeso grave,ricovero...
Le uscite sono solo due. Ma questo lo si sà.
Lo sappiamo, ma finchè non ci si sbatte la faccia contro la realtà prtroppo sembriamo non accorgercene.
:( Mi dispiace...un'abbraccio
L'hanno diagnosticata anche a me in questi giorni.
RispondiEliminaIo che ho raggiunto sì il sottopeso, ma mangiando tre volte tanto quello che mangi tu.
Prima che una questione di peso e' un fatto mentale.
Non voglio scendere sotto un certo limite ma mi terrorizza l'idea di riacquistare anche solo pochi grammi.
Ho convissuto a lungo con la bulimia, credevo di aver raggiunto un equilibrio, per quanto esile.
Invece il mio disturbo ha solo cambiato faccia.
E non me ne capacito.
Mi dispiace molto.. io penso seriamente di essere bulimica e sto malissimo anke io.. qndi posso immaginare che stia molto male anche tu.. kn la differenza ke io almeno nn rischio di stare male xkè nn mangio ihih.. ridiamoci su :)
RispondiElimina1bacione..
Mi dispiace vedere come stai Leda, piccola Leda.. mi dispiace soprattutto perchè sei così cosciente e lucida nel tuo dolore.
RispondiEliminaPenso che avresti la forza di tirarti fuori da tutto questo anche da sola; questo è solo il mio parere, è chiaro, ma ho quest'idea..però credo anche che il pensiero di stare bene ti fa sentire vuota perchè ormai ti senti "solo" malata e parte di te la stai tralasciando.
Forse mi sbaglio e allora fingi che non ti abbia detto nulla se non Mi Dispiace.
Sul serio.
baci.
Pers.