per mia madre, una bambina viziata che digiuna solo per ribellarsi ai suoi genitori.
per qualcuno, una ragazza malata.
per qualcun'altro, una che ha bisogno di aiuto.
ma io, io chi sono?
forse mi sono illusa che ammalandomi di un DCA potessi acquistare un'identità, un'autonomia, una dignità di persona umana...
mi sono tanto disperatamente attaccata all'etichetta di anoressica da perdere di vista il fatto che non lo sono, non lo sono mai stata e mai lo sarò.
hai ragione, Persefone, hai più ragione di quel che credi. non solo potrei uscirne da sola, ma non ne sono nemmeno entrata. in niente.
forse tutto questo è solo un sogno della mia mente.
se fossi anoressica veramente, non avrei bisogno di sentirmelo dire.
se fossi anoressica veramente, non sarei così spietatamente lucida di fronte alle cose.
se fossi anoressica veramente, non sarei riuscita a mangiare quella pizza marinara ieri, avrei sofferto di più per i lassativi che ho preso, e soprattutto avrei lottato anche oggi per digiunare, mentre sono già a 170 calorie e penso che entro la cena arriverò a 400...
mangio troppo, peso troppo, e soprattutto so troppo di più di quello che dovrei sapere.
no, ragazze, io non sono anoressica.
ma chi sono, allora?
perchè mi sto inventando tutta questa sofferenza?
perchè sto così male eppure ho l'impressione di non essere io quella che sta male?
perchè ho l'atroce sospetto di star recitando una parte?
un giorno mio padre mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto male, forse perchè potrebbe essere vera? "tu, Alessia, non hai bisogno di nessuno psicologo. tu sei teatrale. ti stai contruendo un personaggio"
quasi una personalità doppia, quasi una dissociazione?
o semplicemente un'esibizionismo e una stupidità portati al limite?
quanto vorrei che non fosse così...perchè questa cosa mi fa troppa paura...
è terribile non sapere che cosa si è...è terribile vivere come rinchiusi dentro a un teatro, e non sapere se si vive davvero o per finta...
forse hai ragione, Persefone...
forse hai ragione...
ma io, io che cosa sono secondo voi?
chi sono io?
se solo potessi essere certa di me stessa e della mia esistenza...perchè a momenti non sento nemmeno quella...non so se sono morta o se vivo, o se mi trascino...
80 grammi di riso scondito mi basterebbero per tutta una giornata...
oggi una mia amica ha tentato invano di farmi mangiare della cioccolata, poverina, le facevo tanta pena per il mio fisico che loro dicono magro...
l'ho rifiutata, fuggivo, fuggivo, non volevo...eppure sarei riuscita a mangiare quello che lei mi offriva...sono sicura che ci sarei riuscita...e allora perchè non l'ho fatto?
non l'ho fatto perchè la mia mente era spaventata. sì, ma da cosa? dal dover mangiare cibo ingrasante o dal dover rinunciare alla mia amata etichetta?
ho paura, sono smarrita.
mi odio più che mai.
Non è a noi, a qualcun altro che devi chiederlo, ma unicamente a te stessa.
RispondiEliminaPerchè solo tu puoi sapere chi sei veramente e cosa vuoi fare della tua vita... Non esistono libretti delle istruzioni e risposte preconfezionate che gli altri possono offrire... Qui sei solo tu davanti a te stessa... Devi trovarti la tua strada e percorrertela... Sei tu che devi capire chi sei davvero... Non ti far incastrare nel gioco al massacro delle etichette... Te lo dice una che è stata etochettata fin troppe volte per non saperlo... Sono passata per le mani di tanta gente, tanti ricoveri, tanti medici che mi hanno appiccicato addosso un’etichetta, come si fa coi pacchi. La prima dottoressa che mi ha avuta in cura mi ha consegnata alla clinica con la definizione tecnica di “anoressica restrittiva pura”. Dunque non ero più una persona, ero diventata 3 parole. La cosa più drammaticamente divertente, poi, è stato vedere le mie inspiegabili metamorfosi sulle carte dei dottori. Al primo ricovero, dunque, ero 3 parole. Al secondo, di punto in bianco, eccomi qua: “anoressica restrittiva pura atipica - autolesionista”. 5 parole. Al terzo, da da dan!, “autolesionista con episodi di anoressia restrittiva pura atipica – condotte disfunzionali – borderline”. E così via fino al quinto. Menomale che poi con i ricoveri ho chiuso, altrimenti non si finiva più. I medici non sapevano come classificarmi. Percepivo da parte loro una certa angoscia per questo. Non trovavano il termine adatto. Io li prendevo in giro e proponevo neologismi come “anoressismo”, “autolessia”. Adesso mi viene quasi da ridere. Per non piangere.
Perciò, non farti fregare anche tu dal "gioco" dell'etichetta. Perchè un'etichetta non dice niente di te. Sii tu a parlare per te stessa, ad esprimere tutto quello che ti senti di dire... a tirar fuori la vera Te Stessa che c'è in te... ne vale la pena, Leda... perchè scoprirai di essere una ragazza stupenda...
Già, ma io mi chiederei anche: perchè se NON sei anoressica NON sai chi sei? Tu sei tu, punto, edovresti dedicare più energie a capirti e a costruirti, invece di gettarti fuori da te stessa per concentrarti su pensieri malati.
RispondiEliminaE poi, sei MALATA di anorerssia, su questo nn ci pive. Se no, non scriveresti insensatezze come: "se fossi anoressica veramente, non sarei riuscita a mangiare quella pizza.., avrei sofferto di più per i lassativi.., e soprattutto avrei lottato anche oggi per digiunare, mentre sono già a 170 calorie e penso che entro la cena arriverò a 400... mangio troppo, peso troppo, e soprattutto so troppo di più di quello che dovrei sapere. no, ragazze, io non sono anoressica".
E' il bisogno di mettere nero su bianco deliri come questo che dice che sei malata. Ma come dice Veggie, tu NON sei una malattia, sei TU.. anche se fai tutto il possibile per rinunciare a te stessa (e questo fa davvero incazzare).
Comunque senti.. siccome penso che incazzarsi fa anche bene, specie se va nelle direzioni giuste, lascio anche a te questo:
RispondiEliminaVOLANTINAGGIO
Scusate, questo è un volantinaggio... si letteralmente.. insomma: (prima che diventino troppo vecchi e vengano messi in decimo piano), vi prego di dare un'occhiata a questi 2 post, rispettivamente di Persefone e di Kiara.. i quali secondo me sono di importanza decisiva.. oltre che molto COMPLEMENTARI..
Ragazze/i, vorrei proporvi niente di meno che fondare un qualcosa.. un collettivo di vattelapesca.. insomma, qualcosa per farsi sentire. ma quello viene dopo. Vi rimando qui sperando che vorrete dare tutte/i dei pareri, dei commenti.. un segno di vita:
http://dolore-dentro.blogspot.com/2009/10/ridere-o-piangere-leggi.html
http://chiarapersempre.blogspot.com/2009/10/io-sono-una-donna-che-non-e-sua.html#comments
PS- chiedo scusa a chi ci è già passato!
Forse ti sei attaccata ad un problema alimentare x avere una certezza nella vita,qualcosa che ti renda fiera di te... è capitato anche a me 1paio d mesi fa di trarre soddisfazione solo ed unicamente dal peso che scendeva sulla bilancia.. e qnd ero triste pensavo a qnt ero brava che stavo perdendo tanto peso.. nn so è come se il problema alimentare ti facesse 1po' compagnia..
RispondiEliminann potrebbe essere cosi?
1bacione
Esatto, un'etichetta.
RispondiEliminaA volte ci attacchiamo anche a questo pur di sentirci vive, parte di qualcosa.
è difficile da spiegare, ma credo sia assolutamente vero.
Tu sai chi sei
Quello che vedono gli altri è irrilevante; ognuno di te vede quello che vuole.
E credo che tu lo abbia capito..in fondo hai capito tutto; tirati fuori da questo schifo, ci riusciresti immediatamente.
Dovrei conoscere tutta la tua vita per arrivare fino in fondo alle mie ipotesi, ma penso che in te ci sia qualcosa di simile a una richiesta di amore-considerazione
più che di aiuto.
Sono contorta, spero tu mi abbia capita.
Sono con te.
BRAVA LEDA....
RispondiEliminauna SPETTRA si aggira per l'Europa, e siamo NOI... DONNE DI TUTTO IL MONDO UNIAMOCI, e uniamoci anche con gli uomini decenti.. è più divertente e facciamo meno fatica!
e senti maa..... se proprio ti rincuora un'etichetta.. FEMMINISTA nn è più bella che "anoressica"..? che dici, ti piace?
ciau, grazie 1000 per il commento che mi hai lasciato :-D
RispondiEliminati rispondo qui.
... mi vergogno un po' a dirlo, io sono alta 1.59 e peso sui 50 kg.. lo so è tantissimo. ero arrivata a 47, poi 51, 50.. va be cmq ora sono in discesa :-)
.. cmq volevo dirti.. di certo non possiamo sapere noi chi sei tu.. o meglio.. possimo capirlo ma l'unica persona che ti conosce meglio di ogni altro sei tu.
e se non sei tu.. è ana. almeno per me è così.
è la prima volta che leggo il tuo blog, ma m aggiungo ai tuoi sostenitori..=)
RispondiEliminacmq..se fossi in te, sarei FELICISSIMA di ciò che hai scritto..puoi essere chiunque, ma senza ana è sicuramente tutto meglio..
se io fossi in te non me la cercherei ana..scopri chi sei in un altro modo, senza di lei =)
ti abbraccio
Ciao! E' un po' che seguo il tuo blog e secondo me sei molto intelligente e sensibile e, lasciatelo dire, scrivi BE-NIS-SI-MO.
RispondiEliminaMa non è vero che sei lucida, sei assolutamente confusa! Prima implori un'etichetta e poi la rifiuti, dici di essere lucida e poi di non sapere chi sei, dici che non sei anoressica e poi ti ritieni grassa con una 38... l'unica cosa di cui sembri essere certa sono i sentimenti che provi: dolore, rabbia, noia, odio...
vedi, anche tu metti delle etichette ai tuoi sentimenti...
MA
chiamare le cose col loro nome non significa etichettarle definitivamente, significa solo prendere atto di un dato di fatto.
E, nel tuo caso, l'etichetta è un punto di partenza: prendila come una sfida. Ti danno un'etichetta che non vuoi: perchè te la danno? E visto che non la vuoi, come fare per scrollartela di dossso? Sii felice di poter dare un nome a ciò che ti fa provare dolore, rabbia, noia, odio, e poi, se questa situazione non ti piace, tu hai il potere di cambiarla!
Ma non è vero che non hai bisogno d'aiuto, non essere orgogliosa! E' vero, solo tu puoi fare davvero qualcosa per te stessa, ma se ti fai aiutare sarai meno sola, e nei momenti in cui cadrai avrai qualcuno che ti offrirà la mano per rialzarti!
Io per lungo tempo sono stata orgogliosa, rifiutavo l'aiuto di chiunque, io mi sentivo capace di fare tutto e di non aver bisogno di nessuno... ma appena mi sono aperta agli altri, anche se al lato pratico hanno potuto fare poco e il grosso del lavoro l'ho dovuto fare io, avere accanto persone disposte ad aiutarmi mi ha fatta sentire più forte.
In bocca al lupo,
Anna
vorrei ringraziare tutte voi che avete commentato...in particolare Anna che non so in che altro modo raggiungere...
RispondiEliminami avete detto cose diversissime, eppure in un certo senso tutte avete ragione...
sto facendo molta introspezione in questo periodo, sto cercando di mettere a fuoco il PROBLEMA, perchè se devo essere sincera non sono ancora riuscita a capire qual'è il nocciolo della questione...
intanto, comunque, vi ringrazio...perchè non mi fate mai sentire sola con me stessa...e questa è una cosa bellissima :)
secondo me tu sei tu...punto...
RispondiEliminasembra banale, ma ognuno di noi è diverso dall'altro..
non ci sono due persone identiche nel carattere e nella mentalità...
non cercare di etichettarti, non serve a nulla...
tira fuori quello che hai dentro, quello che sei davvero...
ricambio il mega-mega-abbraccio :*
alison
ma pesi poco *-*
RispondiEliminabhe io riesco a perdere anche un chilo al giorno ma dipende (da non sò cosa, in realtà xD)
mmm..bhe io assumo dalle 200 alle 300 kcal giornaliere..
cosi ogni giorno la bilancia segna qualcosa in meno..cmq probabilmente tu non riesci a perdere piu cosi tanto in poco tempo perchè ormai sei agli sgoccioli..almeno, penso..
quanti chili hai perso in tutto?
no ma la tua forza di volontà non la metto in dubbio, ma è quella del tuo corpo xD
RispondiEliminacioe ora che hai perso cosi tanto dimagrira sempre piu lentamente..
quindi devi solo avere pazienza..
ma quindi vuol dire che pesavi circa 60 kg..cm me..quindi mi è possibile arrivare a 40..*-*
ma scusa..come fai a dire di non essere malata d anoressia se hai perso cosi tanto e soprattutto, vuoi xdere ancora? o.O
Io arrivo un po' in ritardo, per dirti che sì, effettivamente un po' di confusione in testa ce l'hai, ma per essere una testolina così giovane riesci ad esprimerla con una lucidita' da far paura...
RispondiEliminaE che differenza c'è se rifiuti il cibo per non ingrassare piuttosto che per non rinunciare alla tua amata etichetta che per te rappresenta una certezza, altrimenti perche' ti ci saresti rifugiata?
In entrambi i casi il risultato non cambia, perche' ti autodistruggi comunque.
Per quanto concerne la dissociazione, non sai quanto mi ritrovo in cio' che dici...io considero la mia parte malata, quella che spesso e volentieri prevale su quella sana, l'altra me...la chiamo LEI.
E per lei nutro amore e odio...amore malato di cui non posso fare a meno, odio per la rovina a cui mi sta portando...
cara leda ...bella domanda ...credo che se ognuno di noi se la ponesse seriamente nessuno riuscirebbe a venirne a capo. tutti sanno cosa siamo ma non chi siamo...sostanzialmente credo che non esista una leda assoluta ,nel senso che non ne esiste una predefinita ,penso invece che ognuno di noi sia chiamato a scegliere chi vuole essere giorno per girno attimo per attimo e quotidianamente costruire la propria identità ogni giorno possiamo scegliere chi vogliamo essere attraverso le scelte che facciamo e a come ci rapportiamo con chi ci sta attorno ...non hai bisogno di un etichetta a cui aggrapparti sii te stessa,urlalo al mondo lacera il silenzio che ti circonda almeno prova non credi che ne valga la pena???
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