giovedì 8 ottobre 2009

soli, io e il mostro

i risultati delle analisi li avrò il 20...
e intanto, che faccio?
è troppo, troppo lontano...
come resisto?
come arrivo a domani?
e a dopodomani, senza perdermi e senza impazzire?
oggi chiudo la giornata con 700 enormi, strabordanti e confuse calorie...

a colazione, un tè con dolcificante e 3 biscotti secchi...
ho lasciato che l'autobus mi portasse una fermata dopo per poi farmi quella piccola porzione di tragitto a piedi...e poi dopo scuola mi sono fatta a piedi tutti i 4 chilometri del ritorno...
misero tentativo di attività fisica...poco più di 100 calorie consumate...
a pranzo, un piatto di riso al sugo di pomodoro.
l'ho mangiato fremendo, tentando di dominarmi, di farmi forza, ma appena finito di mangiare ho cominciato a piangere e a gridare e a sparare cattiverie contro i miei nonni...non riuscivo a smettere, l'angoscia mi aveva invasa e non sapevo più che cosa fare...
ero fuori di me...
piangevo, piangevo. riempivo fazzoletti e fazzoletti di lacrime.
poi mi sono alzata e sono corsa a prendere il lassativo. doppia dose. per ora non mi sembra neanche di averlo preso, non sto male, ma speriamo bene.
ho mandato messaggi a raffica in giro, mi sentivo soffocare, così terribilmente sola e smarrita...
le analisi sono lontane, l'ambiente rassicurante del centro è lontano, quelle tabelle che tanto desidero vedere perchè, finalmente, avrei un punto di partenza, una conoscenza, una rassicurazione, è tutto così lontano...
e io sono così sola...
ho paura, ho sempre paura. paura del cibo e di me stessa. paura del domani. paura perchè non so più quanto peso (44 kg?44 e mezzo?45?). paura perchè navigo nell'incertezza e nell'inquietudine e non so che cosa fare.
soffro.
veramente soffro.
a cena me la sono cavata con pesce e pomodori sconditi con una mela...
ma non è questo il punto...
domani mattina litigherò con mia mamma per la colazione...e, a scuola, starò sul banco a contorcermi per i dolori che il lassativo mi procurerà, e dovrò chiedere in tono supplichevole ai prof di lasciarmi andare in bagno...
e a pranzo, piangerò di nuovo.
così come a cena.
piangerò sempre.
e nessuno sarà lì ad aiutarmi.

a volte vorrei quasi che mi ricoverassero...al ricovero sei al sicuro...al ricovero c'è una motivazione forte...e un sostegno sicuro...
invece qui non so nemmeno più se sto provando a guarire o se sto continuando a scendere nelle fauci del mostro, come lo chiama mia madre...quel mostro che s'è preso la sua bambina... che è diventato la sua bambina. capisco la sua frustrazione: lei non può ucciderlo, questo essere, perchè così facendo ucciderebbe me.
a volte vorrei veramente essere al ricovero e non vedere queste facce tese e questi volti che piangono.

io e il mostro, il mostro ed io. faccia a faccia.
SOLI.

5 commenti:

  1. amore secondo me nn devi più dimagrire dvv! devi stabbilizzarti!

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  2. Spero che ti ricoverino; mi fa male leggere queste parole
    e vedere che dopotutto ti rendi conto del dolore che provi, di come tutto ti si sia rivoltato contro.
    Se il ricovero è la sola soluzione così sia.
    ti voglio bene.

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  3. cosa sono davvero 11 giorni rispetto a tutto il tempo che hai passato fino ad adesso?
    Io direi pari a niente...Non farti prendere troppo dall'ansia...pure io sto come te, aspetto qualcosa, aspetto che diano un nome a quello che ho(o non ho)aspetto dei risultati concreti, per quanto già una miriade di test dicono che sono anoressica...ma anche il fatto stesso di saperlo non cambierà le cose se tu non ci metterai la volontà di FARLO sul serio...e lì fa molta paura, ed è molto più difficile di quello che si crede...ma non voglio spaventarti, perchè dopo ti aspetta una cosa che è stupenda e che vale qualsiasi sforzo...la vita..un bacio tesoro..**

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  4. Grazie del commento, per prima cosa..:)
    non metto in dubbio che non ci sia amore, ma credo spesso che la fonte di tutto è mia madre, il suo modo di comportarsi con me senza tener conto del mio carattere...forse sono troppo sensibile a volte, ma lei spesso è troppo cattiva...e tenere a mente che mi vuole bene, a volte risulta difficile...
    per quanto riguarda la tua proposta...l'avevo rimossa completamente, ora che mi ci hai fatto ripensare mi viene quasi paura, non so ne sono capace sul serio..(era di raccogliere tutte le testimonianze e tirarci su una storia in pratica vero?)

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  5. allora avevo capito in maniera diversa...per me va benissimo, prendi quello che vuoi, se vuoi tu dimmi cosa vuoi che scriva e te lo scrivo con un pò più di impegno, perchè molto spesso delirio...sai cosa potremmo fare? Creare un filo conduttore, come una voce narrante, una terza persona che raccoglie il tutto, quasi sotto forma di romanzo..non sarebbe bello poi pubblicarlo??o anche solo farlo girare su internet, per rendere le persone meno ignoranti su cosa davvero è questa malattia (permettimelo pure tu)...credo che da sola è molto complicato e anche difficile, perchè le testimonianze che potresti trovare potrebbero essere veramente tante, potremmo dividerci il lavoro...solo se ti va, perchè l'idea rimane sempre e comunque tua..:)

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