quando stai dentro ad un tunnel non la vedi l'uscita. lampi, stridii, paura: distruzione e autodistruzione, è lo stesso, tutto perso in quella nebbia gelata che confonde i sensi. ma io so che un'uscita da questo tunnel C'é. ho scritto della mia caduta, ora voglio scrivere della mia ricerca. della mia speranza. benvenuti nel mio blog.
mercoledì 11 novembre 2009
GRAZIE
per tutte voi che mi sostenete...
piccole e grandi luci che rischiarano con le loro parole il fondo nero del mio blog...
si, avete capito, proprio voi...
proprio voi che mi incoraggiate, che mi sostenete, che mi consolate, che mi aiutate a crescere, che mi date consigli, che vi incazzate con me, che mi rimproverate, che mi aprite gli occhi, che vi buttate in faccia a me come una luce, intensa, inaspettata, ma non accecante, tanto belle e uniche sono le vostre parole, come il sole di mezzanotte...
per voi tutte che ho incontrato su questa mia strada, che l'avete fatta più leggera, che non mi avete lasciata sola...
spesso non trovo il tempo di commentarvi o la forza -sì, la forza, la disposizione d'animo necessaria- per rispondere alle vostre mail...che giacciono per giorni nel fondo della mia posta, come se non me ne importasse nulla, e invece mi hanno scavato una braccia nel cuore...
spesso non seguo i vostri consigli che pure sono tanto giusti e tanto buoni...
spesso non mi dimostro degna della fiducia che riponete in me...
eppure...
volevo soltanto dirvi GRAZIE.
grazie ragazze, grazie.
non so che cosa farei senza di voi.
oggi Alessia ha fatto qualcosa di buono per se stessa.
non ha assunto più di 350 calorie, è vero, ma si è concessa di coccolarsi con biscottini al caffè, latte e marmellata, con una specie di serenità che non provavo da tempo.
- Mamma, mamma, ho mangiato un cucchiaio di marmellata!Anche se tu non mi avevi costretta a mangiarlo!Sei felice?-. dall'altro capo del telefono lei è felice.
sono solo 350 calorie in tutta la giornata. non bastano a sostenere a lungo un corpo, è vero, ma per oggi sembrano tante, sono tante, sono di più.
e allora va tutto bene così.
oggi Alessia ha scoperto un angolino di speranza.
ha imparato a cucire all'uncinetto, e sogna già in grande: vuole farsi una maglia lunga fino alle ginocchia, senza maniche, con i colori dell'arcobaleno.
pensiero ardito, è il suo primo giorno, chissà se poi lo porterà a termine. probabilmente non ce la farà mai, ma non è detto: anche i 40 chili era convinta di non poterli sperare mai, ed ora praticamente ci è arrivata.
intanto ha un piccolo stupido innocente sogno. qualcosa a cui pensare tra un conto delle calorie e l'altro. qualcosa di nuovo.
aveva tanta voglia di vivere, oggi. così tanta che si è rimessa anche a cucinare. una pizza grande grande per la mamma che ha perso il treno e la sorellina con la febbre.
chissà se è venuta buona, lei ovviamente non ne assaggerebbe un pezzetto nemmeno sotto tortura. però il suo piccolo insulso stupido cuore è stato felice.
felice forse è una parola esagerata. dopotutto oggi ha litigato duramente con sua madre per la colazione, ha urlato, si è presa botte, si è tormentata tormentata tormentata all'infinito, ha tremato e sospirato. eppure...eppure per un momento breve (oh, quanto breve!) ma intenso, ha creduto di avere ancora una speranza.
sa che non ce la potrà fare da sola. sa che anche se è convinta di mangiare sempre di più e di ingrassare sta invece deperendo.
ma poi pensa a voi, ragazze, a voi.
e capisce che non è l'unica dell'universo a fare i conti con l'anoressia.
ecco, l'ha detta, quella parola infame. nel pigiare i tasti le dita esitavano e un brivido percorreva le membra.
venerdì è la chiave di volta, perchè Alessia ha la visita con il primario di pediatria dell'ospedale del capoluogo, e sarà proprio questa visita che deciderà il suo futuro.
ricovero o non ricovero?
non lo sa.
nessuno sa.
Alessia aspetta e ha paura.
ma poi cerca di pensare ad altro. e ripete i suoi ringraziamenti mentali per voi. si ficca un'unghia nel dito, toglie una pellicina, sanguina un po', ripensa alle calorie.
oh, cazzo basta, 300 o 350, che cambia?
pensa all'uncinetto e alla sua maglia che sarà con i colori dell'arcobaleno.
pensa a sua madre che era felice.
al sorriso di sua sorella di fronte a quella pizza uscita dalle sue mani.
è tanto stupida, Alessia.
è una cogliona.
una cacasotto.
una debole.
un'egoista che non merita nulla.
non merita nulla, è vero. ma forse un bocconcino di futuro c'è anche per lei.
aspetta venerdì e incrocia le dita.
UN GROSSO GRAZIE A TUTTE VOI...
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Io vorrei ringraziare TE, invece... Perchè questo post mi ha illuminato la giornata... Leggere delle piccole cose che riesci a fare... piccole??... forse più grandi di quel che credi... è belllissimo. Perchè, certo, la vita è fatta di tante piccole cose... ma è mettendole insieme che puoi farne una grande.
RispondiEliminaLa speranza c'è sempre: sei tu la tua speranza. Solo tu puoi decidere se e cosa fare per te stessa... E puoi farti aiutare, sì. Perchè farsi aiutare non è una debolezza, ma un segno di grande forza, maturità, intelligenza e responsabilità. Lo so che fa paura questo, perchè significa dover approntare tutto ciò che si teme... non a caso, si sceglie la'noressia proprio come scusa per non dover affrontare certe cose... l guaio è che se le cose non le affronti, non spariscono come per magia... si accumulano alle spalle, e diventano macigni sempre più grossi... L'unica cosa da fare per non farsi travolgere, alla fine, è affrontarli. Con i sostegni adeguati, si capisce, perchè quei macigni sono pesantissimi e non puoi sorreggerli da sola.
Se stai male, devi essere aiutata. Non c'è bisogno che il tuo corpo dimostri ce stai male: basta che tu lo dica. E che tu chida aiuto. E vedrai che ci saranno tante mani tese verso di te. Devi solo deciderti ad afferrarle.
Non sei sola.
Andrà tutto bene.
Te lo prometto.
Grazie Alessia per questo post, dopo aver letto quell'altro ieri, oggi ti ho pensata per tutta la giornata.
RispondiEliminaNoi ci siamo Alessia, non sei sola.
Combatti, lotta, non ti arrendere.
Certo che c'è un pò di futuro anche per te, basta aver paura del cibo.
Il cibo non è niente in confronto alla vita, questo ce lo dobbiamo mettere in testa tutte. Fai quella maglia colorata e torna a sorridere Alessia, e scrivi, scrivi che noi siamo qua.
Vedrai che Veggie ha ragione.
ANDRA' TUTTO BENE.
Perchè ricovero significa anche speranza, salvezza.
Salvati Alessia, collabora e torna a vivere, a sorridere.
Non sei una cogliona, sei speciale.
Aspettiamo venerdì tutte insieme.
Pensaci anche quando sarai là,a scoprire quel destino, perchè noi col cuore ci saremo.
Un abbracciO
Tu meriti tutto, meriti di essere felice, di vivere la tua giovinezza a 360 gradi senza nasconderti dietro numeri insulsi, meriti di dare sfogo alla tua creativita' riempiendo la tua vita grigina di mille luminosi colori, meriti l'amore di tutte le persone che hai attorno e per le quali ti sei prodigata anche se a stento ti reggi in piedi, meriti che noi ti stiamo sempre vicine perche' noi siamo importanti per te nella stessa misura in cui tu lo sei per noi, meriti che qualcuno con esperienza ti trascini fuori dal fango e ti conduca verso la luce, meriti la vita, Alessia, e quanto di buono essa ha da offrire.
RispondiEliminaNon pensare neanche per un istante il contrario di tutte queste cose!
Sei così dolce, piccola Leda/Alessia..
RispondiEliminail tuo blog è sempre stato uno dei miei preferiti, anche se siamo molto distanti come persone e come modo di rapportarci alle cose.
Non ho saputo esserti di nessun aiuto e di ancor minor consiglio, me ne rendo conto, ma vorrei che tu sapessi che un pensiero te l'ho dedicato spesso.. anche se non ti commento sempre, ci sono, ti ho letta e mi ha fatto male sapere che stavi peggio.
Ora invece sono contenta, al pensiero che sei riuscita a fare qualcosa di buono per te stessa, a volerti bene per la bella persona che sei.
Rimettiti in forze, piccola.
baci..