sto scalando l'antidepressivo.
cali d'umore, soprattutto la sera, scrosci insensati di pianto, angoscia talvolta.
eppure: continuo ad essere felice.
così, felice. venerdì sono andata a una festa e la Pulce diceva non ballare, sembrerai una cretina.
non abbracciare quella persona, non ridere, e togliti quel sorriso ebete dalla faccia, oh, quanto sei scema.
semplicemente l'ho lasciata a sgolarsi a vuoto. ed ho passato una serata così bella come mai ne avevo passate da....anzi. forse di così belle non ne avevo passate mai.
e girare, girare per le strade o sedermi dopo cena sulla rugosa panchina di legno del cortile della comunità a prendere il fresco, sentendomi semplicemente felice, senz'altre parole di contorno...
credevo che fosse merito tutto delle mie famose goccie della felicità. semplicemente faccio fatica a reggere l'idea di stare bene(per questo gli scoppi di pianto).
e invece, lo sto scalando e scopro giorno per giorno che impegnandomi posso essere felice anch'io.
felice, senza compromessi.
felice anche con le lacrime. anche con il sonno. felice. punto.
continua così che sei forte.
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