martedì 20 luglio 2010

gang pro ana

(per saperne di più sul fenomeno pro ana vi rimando al sito di veggie: è spiegato tutto in maniera completa, intelligente ed esaustiva! il link lo trovate a destra della pagina)





pensavo a quella ragazza stecca che mi dorme accanto. al suo contare le forchettate di pasta(come mi è venuta in odio la parola "forchettata", quasi quanto "caloria"). pensavo alla manopola della doccia voltata in basso sopra al bollino blu dell'acqua fredda. e ai ragazzi del bronx che si riuniscono in gang, governate da severe precise leggi.

i ragazzi delle gang devono sopportare prove durissime per entrarci. fatica fisica. umiliazione. insicurezza, paura. dolore.

i ragazzi delle gang vogliono sentirsi guerrieri in nome di un'identità comune che da sicurezza. ma non sono guerrieri. e piano piano la loro identità sparisce.

questo secondo me è perfettamente accostabile al fenomeno pro ana: nè più nè meno che una gang.

"sono solo i forti che non mangiano", "il mondo è duro, noi saremo dure", "questo mondo non è per i deboli: se non siete forti, se non siete drastiche, via di corsa", "tu vali la tua taglia"....un'anoressica arriverebbe forse a dirlo di se stessa, mai si sognerebbe di imporre questa visione agli altri. una pro ana lo fa costantemente.


è molto diversa una "pro ana" da un'anoressica. portatrici di un'identica sofferenza, ma inconfondibili tra loro. le anoressiche applicano una ristrettezza e una violenza contro se stesse che sono allucinanti, e si fanno scudo di queste sofferenze. non si interessano ad altri che a se stesse nell'applicare la loro aggressività. le pro ana estendono tutto questo anche agli altri. dilatano lo spazio, creano reti invisibili e i fili che le reggono sono insicurezza e dolore.

le anoressiche precipitano da sole, le pro ana cadono e travolgono tutto il palco che sta loro intorno.

ho incontrato un giorno in internet una pro ana. mi disse che ero solo una stupida vacca grassa, dopo che in lacrime avevo gridato nel computer che stavo malissimo perchè avevo mangiato pomodori e un panino con formaggio e patè per cena. scrisse che lei non aveva mai mangiato tanto in vita sua. campeggiava in internet la foto delle sue gambe magre.

pesavo 58 chili, io, e quelle sue parole perforarono lo schermo e mi squarciarono il cuore.



gang pro ana.



forse ora quella ragazza mi rispetterebbe un po' di più. sono io che non l'ho mai rispettata. le avrei sputato negli occhi, quella sera. oggi lo farei due volte.



se una ragazza è anoressica non le è difficile digiunare. ben più difficile è imporsi di farlo controvoglia. dev'essere veramente durissima imporsi qualcosa del genere. e poi, io non sarei mai riuscita a farmi una doccia gelata "per bruciare calorie". è assurdo, è spaventoso. semplicemente spaventoso, incitare a questo qualcuno che si sta uccidendo pian piano per la denutrizione e che comincia a sentirsi il freddo nelle ossa.



gang pro ana.



sa tanto di punizione. di rito tribale per entrare in un gruppo.


pro ana che mangiano 300 calorie al giorno, ma non di insalata, 300 calorie di cioccolatini. mi si stringe il cuore a sentire queste cose. mi si stringe il cuore più che a sentire di una che mangia solo mele. non so bene perchè.questo diverso tipo di sofferenza mi spaventa.

e poi ci sono i blog, vere e proprie bibbie, con tanto di comandamenti e divinizzazione della malattia.



quando la gang diventa ragione-religione di vita. filosofia che riassume in sè l'essenza stessa della vita.



"questo è un blog pro ana, se non siete d'accordo abbandonatelo immediatamente": eccoci finalmente allo stadio finale della formazione di una gang: la demonizzazione del diverso. la distruzione psicologica di chi non appartiene al gruppo. assoluta, inflessibile, inappellabile severità.



chissà che cosa direi oggi a quella ragazza se la incontrassi in internet. probabilmente mi limiterei a cliccare la grande X rossa a destra dello schermo.

non piangerò mai più per colpa sua.

4 commenti:

  1. Grazie del messaggio, scusami se non ho risposto, non ho soldi (-.-). E' vero non ci sentiamo più per email, forse riuscirò a spiegarti anche perchè.
    Ho tanta paura e le tue parole mi hanno messo le lacrime agli occhi, perchè forse è vero, forse no, e io non lo so e odio non saperlo.
    Questo post è stupendo, complimenti all'autrice.

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  2. Ciao Leda!
    :-)

    Volevo solo salutarti e ringraziarti tanto per il premio!! Non troppo meritato negli ultimi tempi, per la verità, visto che sono praticamente sparito da oltre un mese...
    Ma mi sto già preparando a tornare!! ;-)

    Un abbraccio e a presto!!

    E.d

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  3. E' vero =) Ti do pienamente ragione...il problema è che parecchi siti di protesta contro il fenomeno ANA, riportano link ai siti, blog, forum di queste ragazze. Aiutando a divulgare l'argomento e al tempo stesso rendendoli accessibili ai neofiti. :)

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  4. Innanzitutto ti ringrazio tantissimo per la citazione... E poi, che altro dire? Hai detto tutto te... Quella della gang è una metafora perfetta...
    Aggiungo una sola cosa: il divieto di commentare a chi non la pensa come loro, non è altro che una dimostrazione del fattoche non credono in quello che dicono, e che sono consapevoli che si tratti di una bischerata. pensaci: se tu sei veramente convinta di quello che fai, il pensiero di chi la pensa diversamente ti crea qualche problema? No, perchè tu hai le tue ragioni e le tue solide motivazioni, e sei aperta alla discussione verso chi può pensarla differentemente. Essere chiuse alla discussione significa essere estremamente insicure della propria posizione: allora non si discute, perchè ogni parere avverso fa vacillare, e non saprebbero più cosa controbattere, visto che non c'è niente di cui siano veramente convinte.
    Anche perchè, sfido chiunque a vivere l'anoressia e ad avere poi voglia di propagandarla in giro...
    Sai cosa c'è, se non altro, di positivo? Una ragazza che si autodefinisce "pro-ana", se non altro, non diventerà mai anoressica. Un bel sollievo, no?!...

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