In questa mattina di lana piovosa, tutta l'uva è sulle pergole e nessuno la raccoglie ancora.
In questa mattina di lana piovosa, io ho approvato il mio aspetto senza mentire, e ho bagnato le scarpe nell'erba senza che una goccia disturbasse la pelle. L'erba era nutrita dall'acqua.
In questa mattina di lana piovosa, ho abbandonato il mio ombrello rotto e ho lanciato le sue stecche nel fiume, frecce d'argento sull'argento che rispecchia se stesso. La pioggia spruzza argento sui cassonetti dei rifiuti, sui lampioni e sulle ringhiere della scuola, che imprigionano i bambini nell'ora di ricreazione.
In questa mattina di lana piovosa, tutte le donne si scoprono belle, nello specchietto di una cipria o in quello più grande di una vetrina sbirciata sottovoce. Tutte le donne, sì, tutte guardano se stesse come una meraviglia. E gli uomini, gli uomini non si sono irritati della pioggia che scendeva a bagnare il vestito. Nessuno di loro ha bestemmiato quando un semaforo o il passo di un gatto hanno minacciato un ritardo, nessuno di loro ha bevuto soltanto un caffè a colazione.
In questa mattina di lana piovosa, le vecchie finalmente hanno pregato meno del solito, perché semplicemente non c'erano niente e nessuno da supplicare, e i bambini hanno fatto casino e mescolato le carte e nessuno li ha sgridati. E i ragazzi, quelli si sono baciati davanti ai cancelli della scuola senza che nessun bidello suonasse la campana, e anche a quelli che andavano soli non è stato negato un abbraccio, perché nessuno cominciasse il giorno senza compagnia.
In questa mattina di lana piovosa, il fiume canta la solita nenia sempre uguale. Solo che questa volta lo ascoltano tutti. E se il fiume non è un fiume ma un fosso di campagna, e se i fiori intorno non sono le aiuole che mettono in mostra a Sigurtà, ma margherite un po' spente e un po' calpestate, stamattina non sta a notarlo nessuno.
In questa mattina di lana piovosa, nessun cameriere ha fatto il conto sbagliato, e tutti i cassieri hanno battuto lo scontrino e tutti gli impiegati hanno risposto al call center e nessun capo del filo è stato scortese con l'altro. Solo i vigili urbani hanno strappato qualche multa in meno, a qualche svagato che si era fermato dove c'era divieto, per guardare che pioveva.
Stamani nessun caffè è stato troppo freddo, troppo liscio o troppo macchiato, e nessuno ha dovuto prendere la brioche all'albicocca perché quelle alla mora erano finite. Nessuno scapolo ha preso lo joghurt dal frigo e ha visto che era scaduto. Il miele era persino più zuccherino e anche le anoressiche ne hanno assaggiato un pochettino, perché era dolce davvero.
In questa mattina di lana piovosa, a dire il vero nessuno ha gridato.
Tutti i bambini sono nati senza dolore, senza che le mamme si facessero male.
Stamattina nessuno si è fatto male. Nemmeno un dito si è sbucciato. La pioggia non ha fatto scivolare nessuno. Gli autolesionisti non si sono fatti male. I gatti hanno lasciato stare le lucertole nei prati.
Guardo l'orologio e le lancette sono frecce d'argento, come le stecche dell'ombrello che sono sparite sul fondo del fiume. Ancora un minuto, e poi...
dong...
il mezzogiorno.